Lo scrittore americano Ernest Hemingway, premio Nobel per la Letteratura, visse a Parigi negli anni Venti. In “Festa mobile” racconta quel periodo della sua vita attraverso i luoghi che creavano la sua personale geografia (principalmente nel Quartiere latino e in quello di Montparnasse) e i personaggi che facevano parte della lost generation: Scott Fitzgerald e la moglie Zelda, Geltrude Stein, Picasso, James Joyce e gli altri. Caffè, librerie e appartamenti bohémien furono centrali nella vita parigina di Hemingway e proprio a Parigi egli decise di lasciare il giornalismo per iniziare a scrivere i primi racconti.
“Perché Parigi è una festa mobile”
“Se hai avuto la fortuna di vivere a Parigi da giovane, dopo, ovunque tu passi il resto della tua vita, essa ti accompagna, perché Parigi è una festa mobile”, è forse la frase più celebre a proposito di Parigi scritta da Hemingway.
Ma anche altre pagine sono molto intense e ben rendono la liason tra lo scrittore e la capitale francese: “Per Parigi non ci sarà mai fine e i ricordi di chi ci ha vissuto differiscono tutti gli uni dagli altri. Si finiva sempre per tornarci, a Parigi, chiunque fossimo, comunque essa fosse cambiata o quali che fossero le difficoltà, o la facilità con la quale si poteva raggiungerla. Parigi ne valeva sempre la pena e qualsiasi dono tu le portassi tu ne ricevevi qualcosa in cambio. Ma questa era la Parigi dei bei tempi andati, quando eravamo molto poveri e molto felici”.
Closerie des Lilas
Alla fine del XIX secolo “relais de poste” sulla strada di Fontainebleau, la Closerie des Lilas è il primo dei caffè che crearono la fama del quartiere di Montparnasse. Nel 1922 diventa uno dei luoghi preferiti dalla “colonia americana”. Secondo Hemingway “non c’era un caffè migliore più vicino a noi della Closerie des Lilas (…). In inverno faceva caldo; in primavera e in autunno la terrazza era piacevole…”.
Closerie des Lilas
171 Boulevard du Montparnasse 75006 Paris
Brasserie Lipp
Di un pomeriggio trascorso alla Brasserie Lipp, Hemingway scrisse che “la birra era molto fredda e meravigliosa da bere”.
Brasserie Lipp
151, boulevard Saint Germain 75006 Paris
Shakespeare & Co.
Sylvia Beach, un’americana, fondò al 12 di rue de l’Odéon la prima Shakespeare and Company nel 1919, era libreria e sala di lettura. Hemingway divenne amico della proprietaria e potè prendere in prestito i libri che gli interessavano a partire dai grandi romanzieri russi. Fino al 1941 fu il centro della cultura anglo-americana a Parigi. Oggi è al 37 di rue de la Bûcherie.
Shakespeare&C.
37 rue de la Bûcherie 75005 Paris, France
Les Deux Magots
Uno dei più antichi caffè di Parigi, di grande charme, Les Deux Magots è legato a doppio filo con la vita letteraria della città, non solo per Hemingway, tanto che dal 1933 c’è pure un premio letterario.
Les Deux Magots
6 Place Saint Germain des Prés 75006 Paris
Bar dell’hotel Ritz
Il legame è così forte che uno dei bar del celebre hotel Ritz porta il nome del leggendario scrittore americano che qui chiese alla quarta moglie di sposarlo.
15 Place Vendôme 75001 Paris
Bar dell’hotel Crillon
“Quando avevo i soldi, andavo andato al Crillon“. Nulla da aggiungere!
10, Place de la Concorde 75008 Paris
Place de la Contrescarpe e Rue Mouffetard
Place de la Contrescarpe e Rue Mouffetard sono la piazza e la strada in cui Hemingway cammina spesso.
® riproduzione vietata
Leggi anche:
Parigi in quattro giorni
Parigi: istruzioni per l’uso
Parigi: les bonnes adresses (gli indirizzi giusti)
IL LIBRO: Festa mobile, E. Hemingway