In questa pagina trovate le indicazioni per organizzare i vostri tre giorni a Vienna: treno, pernottamento e spostamenti in città. Ho messo anche qualche suggerimento per libri e film ambientati nella capitale austriaca in diverse epoche storiche.

Da Milano e Vienna dormendo sul treno con le Ferrovie Tedesche

L’idea di prendere il treno per raggiungere Vienna mi è venuta quando ho verificato che era difficile trovare aerei a un costo ragionevole pur prenotando con largo anticipo: la media per il biglietto di A/R è di circa 200 euro. Scegliere le compagnie low cost comporta atterrare a Bratislava quindi avere almeno un’ora per lo spostamento e in aggiunta il costo della navetta.

Così ho verificato la possibilità di utilizzare il treno che, peraltro, esercita su di me un grandissimo fascino e mi fa sentire autenticamente in viaggio.
Ho quindi contattato le Ferrovie tedesche DB che hanno un ufficio a Milano (02.67479578).  Con una semplice telefonata e la carta di credito ho facilmente prenotato i biglietti che ho poi ritirato negli uffici milanesi (a due passi dalla Stazione centrale; ma se non potete passare personalmente ve li spediscono con il corriere al costo di 8 euro). Periodicamente sono disponibili offerte per le cuccette (da sei o da quattro) e per i letti.

Importante: lo spazio è calcolato al millimetro compreso quello per le valigie. Meglio utilizzare due trolley da collocare sotto il letto inferiore piuttosto che un’unica valigia ma più ingombrante e difficilmente posizionabile. Il servizio di treno letto di DB prevede anche un welcome package con pantofole, salvietta, sapone e acqua, tappi per le orecchie. Il confezionamento è affidato a una cooperativa sociale, fatto che ho apprezzato molto. E a proposito della colazione… prevede un’ampia gamma di bevande, pane burro marmellata e miele o vari tipi di affettati e formaggi… serviti direttamente nel vostro scompartimento dopo averli prenotati la sera precedente.

L’Hotel de France: una posizione da cinque stelle

Pur non essendo alla mia prima volta a Vienna non avevo indirizzi recenti di hotel collaudati. Ho quindi preferito come al solito prenotare per tempo un hotel di livello medio alto (ma cercando accuratamente un’offerta low cost) utilizzando Booking. La scelta è caduta sull’Hotel de France (doppia con prima colazione, Schottenring 3).

Ecco cinque buoni motivi per cui mi sento di consigliare questo hotel a cinque stelle di Vienna:
la posizione come punto di arrivo: sono sufficienti solo quindici minuti di metropolitana dalla stazione di Vienna Hauptbanhof e una volta scesi alla fermata Schottentor la struttura è a un minuto (segnalato già dalla metropolitana, basta prendere l’uscita principale).
la posizione come punto di partenza: che siate a piedi, in tram o in metropolitana… dall’Hotel de France raggiungete comodamente qualsiasi punto della città.
la camera spaziosa: le camere sono molto grandi e dotate di un’anticamera estremamente spaziosa. I soffitti alti e la doccia a… due piazze completano il confort.
il collegamento a internet: una volta inserite le credenziali (effettivamente piccolo neo la mancanza di accesso diretto), la velocità di connessione è eccellente.
la prima colazione: è di livello molto elevato per varietà dell’offerta e qualità.

La Vienna Card: porta ovunque per 48 o 72 ore (e garantisce 210 agevolazioni)

Con 937 km (5 linee della metropolitana, 29 linee del tram e 145 linee di autobus) la rete viennese dei trasporti pubblici porta ovunque. Per muoversi in città è possibile acquistare la Vienna Card che permette di muoversi per 48 o 72 ore (a partire dalla prima obliterazione) sui mezzi pubblici e assicura oltre 210 agevolazioni (tra musei, ristoranti e altro ancora). Importante: per ogni Vienna Card con le Wiener Linien (metropolitana, tram e autobus) può viaggiare gratis un bambino fino a 15 anni di età compiuti (documento d’identità).

Più in generale: i bambini fino a sei anni viaggiano gratis, quelli fino a 15 anni viaggiano gratis la domenica e i giorni festivi, nonché durante la vacanze scolastiche viennesi.

Se arrivate in treno potete acquistare la Vienna Card alla Stazione centrale dalle 9 alle 19 tutti i giorni. Se siete in aereo, la trovate all’aeroporto (tutti i giorni dalle 7 alle 22). E’ possibile acquistarla on line, facendosela poi spedire (a pagamento) o scaricando un voucher (gratuito) da convertire una volta giunti a Vienna.

Esistono poi abbonamenti per i soli mezzi pubblici (prezzi marzo 2016):
Biglietto 24 ore per tutta la rete: € 7,60
Biglietto 48 ore per tutta la rete: € 13,30
Biglietto 72 ore per tutta la rete: € 16,50
Se optate per il biglietto, alla fine quello più conveniente è il settimanale a € 16,20 (a partire da una permanenza di tre giorni fino a una settimana).
A questo link tutti i dettagli.

Il biglietto va obliterato al primo viaggio; poi basta esibirlo in caso di controlli.

La guida

© www.pennaevaligia.it

Vienna, Lonely Planet

Vienna nei romanzi

Dacia Maraini, Il treno dell’ultima notte (su Pennaevaligia.it la recensione)

© www.pennaevaligia.it

Joseph Roth, La cripta dei cappuccini (su Pennaevaligia.it la recensione)1

William Shakespeare, Misura per Misura

Vikram Seth, Una musica costante (su Pennaevaligia.it la recensione)

Vienna nei film

Il terzo uomo: film noir di Carol Reed con Orsone Welles e Alida Valli, è ambientato nella Vienna del Dopoguerra (famosa la scena ambientata al Prater). Vincitore del Granx Prix al terzo festival di Cannes, è stato inserito nel 1998 dall’American Film Institute al 57° posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi.

Woman in gold: uno dei dipinti più famosi di Klimt e d’Austria, il ritratto di Adele Bloch-Bauer, è al centro del film. Si tratta di una storia vera: l’opera è detenuta indebitamente dallo stato austriaco, in seguito al sequestro per mano dei nazisti ai danni dei legittimi proprietari, la famiglia Bloch-Bauer appunto. Alla fine degli Anni ’90 la morte di una delle due sorelle ultime eredi della stirpe, fa scoprire all’altra l’esistenza di una lotta per riavere il quadro (che ritrae la zia Adele), proprio in coincidenza con la decisione da parte dell’Austria di avviare una politica di restituzione delle opere d’arte rubate dai nazisti agli ebrei.  Determinata a riavere l’opera (ma anche altri quattro quadri sempre di Klimt) come forma di risarcimento per tutto quello che lei e la sua famiglia hanno subito dagli austriaci, Maria Altmann, da decenni residente in America, si reca in loco con un giovane avvocato (pure lui austriaco di origine) e scopre che in realtà lo stato non vuole assolutamente restituire alla legittima proprietaria quello che considera il suo quadro più importante. Parte così una battaglia legale, mentre la memoria di Maria rievoca gli anni viennesi della sua famiglia e la partenza – sua e del marito – per gli Stati Uniti al fine di sfuggire dalla ferocia dei nazisti contro gli ebrei.

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