Uno dei tratti più panoramici del Sentiero del Viandante è quello che porta da Varenna a Dervio. Il trekking assicura una vista incantevole sul ramo lecchese del Lago di Como e attraversa freschi boschi e antichi nuclei. Come al solito andata a Varenna e ritorno da Dervio in treno. La difficoltà è medio-alta per la lunghezza (quasi dieci chilometri), qualche salita impegnativa e circa quattro ore di cammino.
L’alternativa? Dividere il percorso in due tappe: Varenna/Bellano e Bellano/Dervio
Questo tratto del Sentiero del Viandante è lungo circa 10 chilometri e richiede almeno quattro ore. Quindi – sempre utilizzando il treno – con Trenord si parte da Lecco e si arriva a Varenna e da lì a Bellano (che è più o meno a metà strada) per poi tornare in treno. La volta dopo treno fino a Bellano e quindi rientro in treno a Lecco. In questo modo ogni tappa è di circa due ore. Come difficoltà la tratta Varenna/Bellano è più semplice in quanto il percorso è piuttosto regolare. La parte Bellano/Dervio riserva qualche salita ripida (con conseguente discesa) che impegna abbastanza.
Il Sentiero del Viandante: al via dalla stazione di Varenna
Una volta arrivati alla stazione ferroviaria di Varenna, scendere sulla strada provinciale con la scorciatoia ben indicata e girare a sinistra. La prima strada, nuovamente a sinistra e in salita, è l’avvio di questa quinta tappa del Sentiero del Viandante in direzione Castello di Vezio. Ma prima di arrivarci troverete la segnaletiva che indica, verso sinistra, la direzione Bellano/Dervio passando per Perledo. A proposito della segnaletica… adesso che sono alla quinta tappa posso davvero dire che a volte è un po’ scarsa (quando serve) o eccessiva (nei punti chiari…). Per fortuna ho trovato parrecchie persone del luogo davvero gentili che mi hanno indirizzato nei punti più dubbi (e ho sbagliato un paio di volte strada). Capiterà anche di percorrere alcuni tratti di strada provinciale che non sono particolarmente protetti per i pedoni.
Il Sentiero del Viandante: Varenna-Perledo-Bellano
A volte è meglio lasciar parlare le immagini perchè, come scrisse Dostoevskij, “la bellezza salverà il mondo”. Anche se la giornata non era tersissima, questa tappa del Sentiero del Viandante mi ha regalato scorci meravigliosi. Il percorso è piuttosto facile con pochi saliscendi e tendenzalmente all’ombra, quindi si cammina bene anche a maggio inoltrato (a patto di partire per tempo).
Da Bellano a Dervio: qualche difficoltà in più per i viandanti
Il passaggio da Bellano a Esino comporta l’attraversamento della strada provinciale, passaggio che è mal segnalato e poco protetto. Cercate le frecce o le placche arancioni (oppure fate come me e chiedete una volta di più) tenendo presente che dovete passare un ponte sopra il celebre Orrido di Bellano. Si tratta di un’attrazione che merita una visita a parte (è una gola naturale creata 15 milioni di anni fa). Sono arrivata a Bellano verso le 11.30 e quindi il caldo cominciava a farsi sentire. Ma non solo: una volta nei pressi del cimitero monumentale di Bellano, il Sentiero del Viandante per Dervio parte con una salita di pendenza importante. Va affrontata dopo aver bevuto e con un passo un po’ meno sostenuto. Anche per questa tratta lascio spazio alle immagini.
La discesa su Dervio: una tappa del Sentiero del Viandante da oltre 20.000 passi
Finalmente, dopo una lunga discesa, si arriva a destinazione: Dervio. Ma non è finita: la stazione ferroviaria è a circa un chilometro, quindi questa giornata termina con oltre 20.000 passi ma anche tanta soddisfazione… in attesa, naturalmente, di un’altra bella giornata di sole, magari un po’ più tersa, per un’altra tappa. Quale? Da Dervio a Dorio con sosta a Corenno Plinio.
® riproduzione vietata, 2022, www.pennaevaligia.it
Leggi anche:
Il Sentiero del Viandante: camminare “sul” lago di Como
Il Sentiero del Viandante: sul lago di Como da Pradello ad Abbadia lariana
Il Sentiero del Viandante: da Abbadia lariana a Lierna sul Lago di Como
Il Sentiero del Viandante: da Lierna a Varenna
Il Sentiero del Viandante: Dervio-Piona
Val Roseg in Engadina: a piedi, in bici o in carrozza?
Val di Bever in Engadina: il sentiero delle favole
Val di Fex in Engadina: una passeggiata per tutte le stagioni
Val di Fex: la magia dell’inverno
Val Roseg in versione invernale: a piedi, con gli sci o in carrozza