Milano è la seconda città più importante d’Italia, la prima dal punto di vista economico. Come ogni grande città è ricca di spunti e inesauribile nelle proposte. Iniziamo da un itinerario che può essere realizzato in una giornata: partiamo dalla zona della Stazione centrale per poi spostarci a piedi nel nuovo quartiere di Porta Nuova Garibaldi e da lì raggiungere il centro e il Duomo utilizzando la metropolitana.
In piazza Duca d’Aosta: la Stazione centrale, il Pirellone e l’Hotel Gallia
In piazza Duca d’Aosta sono tre gli edifici che colpiscono l’attenzione. Innanzitutto la Stazione centrale realizzata con un’architettura solida e maestosa. E’ la seconda stazione più importante d’Italia dopo Roma per il flusso di passeggeri e, come Roma, è una stazione di arrivo e di uscita dei treni (mentre nelle altre stazioni italiane i convogli passano attraverso). Grazie all’evento Expo2015 ha subito importanti interventi di rinnovamento e di restauro: oggi non è solo uno snodo nevralgico per i trasporti ma anche un luogo di transito accogliente grazie ai negozi, ai bar e ai ristoranti che la animano.
All’interno della Stazione Centrale, al di sotto dei binari ferroviari, c’è il Binario 21: si tratta del memoriale della Shoah. Tra il 1943 e il 1945 qui centinaia di deportati furono caricati su vagoni merci, sollevati tramite un elevatore e trasportati al piano dei binari. Una volta posizionati alla banchina di partenza, venivano agganciati ai convogli diretti ai campi di concentramento e sterminio (Auschwitz-Birkenau, Bergen Belsen) o ai campi italiani di raccolta come Fossoli e Bolzano.
Sulla piazza si affaccia la bella struttura dell’Hotel Gallia uno degli alberghi più prestigiosi di Milano che aprì i battenti nel 1932. Ristrutturato completamente in occasione di Expo2015 è dotato di due strutture: quella principale in stile Bell’Epoque (nella foto a destra) e un’ala più moderna. L’ospitalità è di altissimo livello con 235 camere, tra cui 53 suite e la Katara Suite (mille metri quadrati per 20.000 euro al giorno). Cinque suites sono dedicate ad una personalità milanese nel campo del design e dell’architettura: Vico Magistretti, Achille Castiglioni, Giò Ponti, Luigi Caccia Dominioni e Franco Albini di Vincenzo Chierchia e presentano alcune delle loro creazioni. L’arredamento è firmato dai nomi top del made in Italy.
L’ultimo palazzo da segnalare è il Grattacielo Pirelli chiamato anche familiarmente Pirellone, che ospita la sede del Consiglio regionale della Lombardia (ma in origine avrebbe dovuto essere la sede dell’industria Pirelli che produceva pneumatici). Tra il 1958 e il 1966 è stato il palazzo più alto dell’Unione europea ed è stato sino al 2010 l’edificio più alto di Milano. Il progetto è del celebre architetto milanese Giò Ponti. Realizzato in calcestruzzo armato, ha una superficie di 1.900 m², una pianta lunga 75,5 metri e larga 20,5 metri; si stima che per la sua costruzione siano stati usati 30.000 metri cubi di calcestruzzo e che l’edificio complessivamente pesi 70.000 tonnellate ed abbia un volume di 125.324 metri cubi .
Tra le curiosità:
– dal 31° piano – chiamato Belvedere – è possibile godere di una splendida vista (spesso è aperto di domenica, consultare il sito o la pagina FB del Consiglio regionale)
– con 710 scalini rientra nelle corse “run up”
– ospita sul tetto una riproduzione della Madonnina del Duomo di Milano, in quanto sino alla costruzione del Pirelli la Cattedrale è stato l’edificio più alto del capoluogo lombardo e per assicurare ai milanesi la protezione della Madonna una copia della statua è stata posizionata qui (vi rimando a questo articolo per ulteriori dettagli sulla “disputa” per le altezze).
Porta Nuova Garibaldi: il Bosco Verticale, il nuovo skyline, corso Como e Eat Italy
Una passeggiata a piedi di circa dieci minuti porta al quartiere di Porta Nuova Garibaldi, quello che negli ultimi anni ha più contribuito a ridefinire lo skyline della città grazie alla Unicredit Tower che svetta con la sua “spire” sui cieli di quella che fino a dieci anni fa era una zona trascurata. L’interesse di alcuni grandi fondi di investimento e l’approssimarsi dell’appuntamento con Expo2015 hanno determinato una vera a propria rivoluzione. Qui hanno messo la loro firma e la loro creatività architetti di fama internazionale: il risultato è un quartiere completamente rinnovato e restituito alla città, non solo in termini di spazi abitativi ma anche di servizi, infrastrutture e spazi verdi.
Il cuore di tutto è piazza Gae Aulenti, celebre architetto milanese, su cui si affacciano gli edifici sede di Unicredit progettati dallo studio americano Cesar Pelli, tre strutture di 11, 21 e 31 piani che guardano su una piazza denominata podio. Sull’edificio più alto svetta una guglia di 85 metri (spire) che porta la struttura a raggiungere i 231 metri di altezza. La piazza è decorata da una bella fontana con giochi di luci e acqua; negozi e bar in superficie e un supermercato nel piano interrato rendono questa zona un punto imprescindibile per lo shopping (tra gli altri ci sono i marchi Nike, Colmar, Sephora, Muji…). La stazione di Porta Garibaldi con il treno, la metropolitana e il passante ferroviario è al di là della strada, a due minuti, e permette di raggiungere facilmente qualsiasi posto della città.
In questa stessa zona sorge un altro gioiello dell’architettura milanese che ha ricevuto prestigiosi premi internazionali (a Chicago e a Francoforte) ma progettato dall’architetto italiano Stefano Boeri. E’ il Bosco verticale, una struttura residenziale in cui il verde è dominante e costituisce il cuore e il punto di forza. Con il passare delle stagioni è possibile assistere all’esplosione del verde a primavera, ai colori caldi dell’autunno, al cadere delle foglie d’inverno.
Ma Porta Nuova Garibaldi ha anche un coté dal fascino retrò: la passerella pedonale che parte dal podio conduce a corso Como, una via che ha conservato intatto il fascino delle case signorili in colori pastello della Milano del secolo scorso. La strada – completamente pedonale – offre bar e ristorantini di ogni genere, il celebre spazio 10 Corso Como ideato da Carla Sozzani nonchè altri negozi di abbigliamento; percorretela sino in fondo, verso piazza XXV Aprile dove, sulla sinistra, il celebre marchio del food italiano Eat Italy ha occupato gli spazi del teatro Smeraldo ed ora è uno store frequentatissimo dove mangiare e fare la spesa tra l’eccellenza del cibo e dei prodotti italiani.
In centro: il Duomo, piazza Liberty, la Galleria e la Scala
A questo punto, in metropolitana, andiamo al cuore della città: piazza del Duomo. L’edificio gotico della più grande cattedrale milanese svetta candido nel cielo blu. Al sito internet www.duomomilano.it trovate tutte le informazioni relative a una meraviglia architettonica simbolo della città, alla celebre statua della Madonna e a tutto quel che c’è da sapere. Vale la pena nelle belle giornate fare un po’ di coda e salire sulle terrazze, non solo per la bella vista ma anche per vedere più da vicino l’operosità che ogni guglia nasconde.
In piazza del Duomo si apre anche la celebre Galleria Vittorio Emanuele II costruita dal 1865 al 1878, esempio dell’architettura eclettica della seconda metà dell’Ottocento milanese, sia per le scelte tecnico-costruttive, sia per le sue notevoli dimensioni. La galleria – che collega piazza del Duomo a piazza della Scala – ha forma di croce: all’intersezione dei due bracci si forma un ottagono sormontato da una cupola di vetro e di ferro. La pavimentazione è a mosaico con disegni (celebre quello centrale del toro con gli “attributi” in vista: pare che porti fortuna porre il piede sopra questo simbolo di forza e vigore e compiere una rotazione ad occhi chiusi, facendo perno su quel piede; migliaia di turisti e milanesi ogni giorno lo fanno). Qui trovano spazio marchi celebri della moda milanese e internazionale, come Prada, Vuitton, Borsalino e Gucci, ristoranti, bar e librerie. In fondo si apre la piazza della Scala con il celebre Teatro alla Scala un altro dei simboli di Milano, uno dei più celebri teatri al mondo.
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