Pisa è stata una delle quattro repubbliche marinare (con Genova, Venezia e Amalfi) ed è nota anche come regina degli studi (per la presenza dell’Università, della celebre Scuola normale e dell’altrettanto importante Scuola Sant’Anna). Ma è anche la città di Galileo Galilei, matematico e scienziato, che qui nacque e insegnò. Partiamo a visitare la città con una vista dall’alto…
Dalle mura di Pisa uno sguardo panoramico sulla Piazza dei Miracoli
Iniziamo la giornata salendo sulle mura (Camminamento in quota sulle antiche mura) della città (la cinta muraria è lunga tre chilometri). Siamo nel posto probabilmente migliore per ammirare Piazza dei Miracoli da un punto di vista panoramico e per vederla nel complesso con i suoi gioielli: la Torre pendente, il Duomo, il Camposanto e il Battistero. Per trovare la scala di salita guardate a sinistra rivolti verso l’ingresso della Cattedrale e scorgerete, all’angolo tra le mura, l’entrata della biglietteria, poco discosto dalla grande porta sovrastata da un leone. Da qui è possibile vedere, dall’alto, anche il Cimitero ebraico, posto proprio fuori le mura.
Piazza dei Miracoli di Pisa: il Duomo e il Battistero
Il complesso monumentale di Piazza dei Miracoli (compresi i due musei) è gestito dall’Opera della Primazia pisana: nelle due biglietterie (sui lati lunghi della piazza) si comprano i biglietti (per 1, 2 o 3 ingressi a scelta) che includono l’ingresso gratuito al Duomo (noi abbiamo scelto l’opzione due monumenti, in particolare Battistero e Camposanto).
Notevoli i numeri del Battistero: alto 54,86 metri, ha una circonferenza di 107,24 metri, mentre la muratura alla base è larga 2,63 metri. Quanto alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, pare che il suo splendore derivi dalla competizione tra le due repubbliche marinare Pisa e Venezia, in quanto la costruzione iniziò nello stesso periodo della ricostruzione della Basilica di San Marco.
La Torre di Pisa: eppur… non cade
58,36 metri in altezza, 5° di inclinazione rispetto all’asse verticale (a causa di un cedimento nel terreno già durante la costruzione, parzialmente recuperato), 8 piani (di cui 6 con loggette ad archi ciechi), 7 campane, 273 gradini: il campanile della Cattedrale di Santa Maria Assunta in piazza dei Miracoli è molto più noto come Torre di Pisa. Salita a pagamento (18 euro, aprile 2019, ndr). A questa pagina aggiornamento in tempo reale sulla disponibilità dei biglietti per la salita.
Piazza dei Cavalieri, la Normale di Pisa ha sede qui
Lasciata Piazza dei Miracoli andiamo verso la Piazza dei Cavalieri dove spicca il Palazzo della Carovana (o dei Cavalieri) che è la sede principale della celebre Scuola Normale di Pisa, più nota come “la Normale” (fondata da Napoleone nel 1810). Fu ristrutturato da Giorgio Vasari a partire dal 1562, la facciata è finemente decorata.
Dal sito ecco il perché del nome: “Il termine “Normale” si riferisce alla sua missione didattica primaria, formare insegnanti di scuola media superiore che trasmettessero le “norme”, cioè che educassero i cittadini all’obbedienza alle leggi e all’Imperatore”. Nella stessa piazza si affacciano il Palazzo dell’Orologio e la chiesa di Santo Stefano.
La chiesa di Santa Maria della Spina:
un gioiello gotico affacciato sul lungarno di Pisa
Lasciamo il lato sinistro dell’Arno per spostarci sul Lungarno di destra dove spicca la chiesa di Santa Maria della Spina, esempio di gotico pisano, un piccolo gioiello. Il nome deriva dal fatto che in passato era conservata qui una spina della corona di Gesù (che ora è nella chiesa di Santa Chiara).
Tuttomondo: l’arte di Keith Haring in 180 metri quadri di murale
Dalla chiesa basta attraversare la strada e imboccare via Sant’antonio percorrendola sino in fondo per arrivare alla chiesa di Sant’Antonio Abate sul cui lato nord c’è Tuttomondo, il murale realizzato da Keith Haring nel 1989. Ogni personaggio rappresenta un diverso aspetto del mondo in pace.
Tuttomondo è:
– 30 figure incastrate in 180 metri quadri
– 4 giorni di lavoro
– il più grande murale mai realizzato in Europa
– l’unica opera di Haring concepita sin dall’inizio come permanente.
Perché Pisa? Haring incontrò a New York uno studente pisano che lo invitò in città per un soggiorno e qui l’artista pensò a un murale. Hanno collaborato alla realizzazione alcuni studenti e alcuni artigiani dell’azienda di vernici che donò i colori.
“Pisa è incredibile. Non so da dove cominciare. Mi rendo conto ora che si tratta di uno dei progetti più importanti che io abbia mai fatto”, KH, 1989.
Il “miracolo” della Bottega dei Miracoli: a Pisa souvenirs belli e solidali
Questa è una bella storia, di quelle che vanno raccontate. E’ la storia della Bottega dei Miracoli in Piazza dei Miracoli, che ha aperto i battenti nel 2017, il posto giusto per trovare souvenirs belli e solidali. Perché? Perché qui lavorano a tempo pieno quattro ragazzi con sindrome di Down e perché negli scaffali si possono trovare, tra gli altri, la cioccolata fatta da giovani donne vittime di violenza con materie prime del commercio equo e solidale e prodotti artigianali realizzati dalle detenute di un carcere. Che dire? Un “miracolo bello”, per citare il cassiere, con cui ho scambiato due parole e che mi ha spiegato perché il nome della Bottega non è legato solo all’ubicazione nella celebre piazza (a fianco della biglietteria dietro la Torre).
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