Lo scrittore americano Ernest Hemingway, premio Nobel per la Letteratura, visse a Parigi negli anni Venti.
In “Festa mobile” racconta quegli anni attraverso i luoghi che creavano la sua personale geografia (principalmente nel Quartiere latino e in quello di Montparnasse), i locali che frequentava e i personaggi che facevano parte della lost generation: Scott Fitzgerald e la moglie Zelda, Geltrude Stein, Picasso, James Joyce e gli altri.
Caffè, librerie e appartamenti bohémien furono centrali nella vita parigina di Hemingway e proprio a Parigi egli decise di lasciare il giornalismo per iniziare a scrivere i primi racconti. Non furono anni facili, ma l’impressione è che furono anni felici.
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