Il nostro percorso in Barcellona ha seguito l’architettura di Antoni Gaudì visitando il Parc Guell, la Sagrada Familia, la Casa Battlò e la Pedrera. Abbiamo sempre prenotato gli ingressi on line, evitando le code, e utilizzato le audioguide per una migliore comprensione.
Le audioguide – il cui prezzo è normalmente (ma non sempre) compreso nella tariffa d’ingresso – costituiscono il modo migliore per apprezzare sino in fondo le diverse attrazioni e scoprire dettagli che altrimenti sfuggirebbero. Attenzione agli orari di ingresso prenotati che vanno rispettati (c’è una tolleranza di un quarto d’ora). Se arrivate sul posto per le 9.30 non serve la prenotazione perché non ci sono code. Per completezza occorre dire che, oltre a queste, esistono anche altre architetture firmate da Gaudì in città, ma noi abbiamo limitato le visite per non sovraccaricare troppo la vacanza. Infatti Barcellona ci ha riservato splendide sorprese anche semplicemente girando a piedi per la città come potrete scoprire leggendo l’articolo Barcellona e Valencia in dieci giorni.
L’ultima opera non è ancora finita: la Sagrada Familia
La Sagrada Familia è l’opera finale di Gaudì nata dall’attenta osservazione della natura ed è ancora (2015) in costruzione. Colonne come alberi, volte come ramificazioni, luce ovunque. Imperdibile il contrasto tra le facciate della natività e della passione. Anche le vetrate colorate sono notevoli.
Per il Parc Guell (biglietti sul sito) non avevo immagini degne da mostrarvi in quanto io e Martina lo abbiamo visitato in una giornata di tempo coperto. Per fortuna mia nipote Chiara è stata fortunata e ci è capitata (estate 2016) in una giornata di sole, così i trencadis – che sono il cuore della parte decorativa dell’opera di Gaudì – risultano splendidi. Vi auguro di andarci in una giornata in cui splende il sole!
La Casa Battlò (a sinistra) è di proprietà privata: i proventi del biglietto d’ingresso vanno alla manutenzione e sarete felici di pagarlo, in quanto la sapiente ristrutturazione ha restituito al pubblico una abitazione incantevole e per certi aspetti straordinaria. Prendete l’audioguida per non perdere neppure un dettaglio.
La Pedrera (o casa Milà, a destra) era un condominio commissionato a Gaudì da una coppia facoltosa che, con i proventi degli affitti, pagò il consistente investimento. Sono notevoli la facciata con i parapetti delle finestre in ferro battuto, il solaio autoportante e i comignoli del tetto. La visita porta anche in un appartamento perfettamente arredato nello stile dell’epoca. Ai piani bassi alcuni spazi sono occupati da uffici.
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