Nell’articolo Parigi in quattro giorni ho delineato un itinerario di massima per chi è alla sua prima volta nella capitale francese. In “Parigi: altri punti di vista” segnalo alcuni luoghi che ho scoperto per caso e altri che ho cercato appositamente dopo averne letto nelle guide, nei libri o in articoli di giornali.

Place de Vosges: la prima e più antica piazza reale di Parigi

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Se avete bisogno di un momento di relax e di quiete “rifugiatevi” in place des Vosges (St. Paul linea 1; Bastille linea 1, 5, 8), nel Marais, la piazza più antica e la prima piazza reale di Parigi. Originariamente aveva il nome di place Royale, prima della Rivoluzione francese, e oggi porta il nome della prima regione – i Vosgi appunto – che pagò le tasse alla Francia e che ebbe “in cambio” l’intitolazione di questa piazza. Di forma quadrata, con nove edifici identici su ciascun lato (ognuno di essi misura 140 metri), offre la quiete che non vi aspettate, alberi che proteggono dal sole, aiuole perfettamente curate su cui sdraiarsi, fontane a cui attingere l’acqua. All’ora di pranzo qui arrivano i parigini che studiano o lavorano nella zona per una pausa fuori dal caos della città, accomodandosi con nonchalance sui prati. Qui visse anche Victor Hugo.

La vigna di Montmartre: sulla butte c’è anche la vendemmia

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La maggior parte dei turisti sale e scende dalla collina di Montmartre dalla scalinata che da Pigalle porta in cima alla butte proprio ai piedi della Chiesa del Sacro Cuore. Ma se avete la voglia di curiosare un pochino e di spingervi oltre i soliti ritrovi per turisti attorno a Place du Tertre scoprirete la Vigna di Montmartre, le cui origini pare risalgano addirittura al periodo gallo-romano. Certo è che nel Medioevo qui c’era un’abbazia benedettina che produceva del vino a partire proprio dall’uva raccolta su queste pendici. Dopo che le piante vennero distrutte da un’epidemia di filossera all’inizio del Novecento, la vigna fu salvata nel 1929 da un gruppo di artisti che la sottrassero a progetti immobiliari in zona e che nel 1933 ripristinarono le piante di vite. Oggi la Vigna di Montmartre produce Beaujolais e Pinot Noir. Le bottiglie sono decorate con etichette dipinte da artisti locali e vendute all’asta per beneficenza. La vendemmia è a inizio ottobre.

Nel Marais: la rue des Rosiers e il museo ebraico

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Sempre nel Marais (il quartiere deve il suo nome al fatto che in passato era occupato dalle paludi), a pochi passi a piedi da place des Vosges, potete entrare nel cuore della comunità ebraica: rue des Rosiers è stata per anni un’immersione in pasticcerie e ristoranti tipici e dove era frequente incontrare ebrei ortodossi.
Una piccola comunità ci viveva già dal Medioevo; nel XIX secolo i massacri di massa nell’Europa orientale portarono qui centinaia di migliaia di immigranti in quanto la Francia fu il primo paese europeo a riconoscere gli Ebrei come cittadini dotati di diritti civili. I profughi arrivarono alla Gare de l’Est e si stabilirono nel quartiere.
Pare che negli ultimi anni le cose siano molto cambiate e che questa zona stia perdendo i suoi tratti distintivi, con i tipici negozi ebraici e kosher soppiantati da catene internazionali del food e dell’abbigliamento (come peraltro sta accadendo in tutta Europa, in zone che avevano una precisa identità locale e che ora stanno soccombendo all’internazionalizzazione, come mi è capitato di notare nel centro di Vienna, in cui è difficile trovare uno degli storici caffè, o a Temple Bar a Dublino, in cui i pub sono sempre più circondati da ristoranti e fast food etnici). Per una visita e una ricostruzione storica c’è il Memoriale della Shoah.

Il cimitero Père Lachaise: Abelardo, Eloisa e Jim Morrison riposano qui

Più che un cimitero è un monumento all’aria aperta: sto parlando del Père Lachaise, uno dei campisanti di Parigi che custodisce le spoglie mortali (anche) di personaggi famosi. Sono seppelliti qui, tra gli altri, Jim Morrison, Balzac, Oscar Wilde, Delacroix, Modigliani, Chopin e i poveri amanti Eloisa e Abelardo. Se andate sul sito internet del Cimitero Père Lachaise potete scoprire – in ordine alfabetico – chi sono i defunti eccellenti che riposano qui.  Date un’occhiata anche a questo meraviglioso Lifelapse – Paris Cemetery Timelapse.

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