Ecco le informazioni per organizzare un week end a Lisbona: i voli, il trasporto dall’aeroporto in città, come cercare un hotel e i mezzi per muoversi. E poi i siti da consultare, la guida turistica, i consigli di lettura e i film… per visitare una delle più interessanti capitali europee di piccole dimensioni.
Innanzitutto date un’occhiata al sito Visitlisboa e a Lisbonainfo.
Contengono preziosi suggerimenti e punti interessanti.
Come arrivare: sono quattro le compagnie che volano su Lisbona
Su Lisbona vola la compagnia low cost Ryanair: i voli all’andata da Milano Bergamo sono al mattino sul presto quindi consentono di sfruttare al meglio la giornata, mentre è necessario prestare attenzione al volo di ritorno in quanto cambiano gli orari a seconda del giorno della settimana.
Potete volare anche con EasyJet, Alitalia e TAP (la compagnia di bandiera portoghese) ma da Milano Malpensa.
Quattro modi per raggiungere Lisbona dall’aeroporto
Raggiungere il centro è semplice ed economico, anche perchè l’aeroporto è a pochi chilometri: in taxi (che qui sono a buon mercato), in autobus, con il bus navetta Aerobus n. 91 in partenza ogni venti minuti oppure in metropolitana.
Noi abbiamo utilizzato il bus navetta in quanto ai tempi la metropolitana ancora non raggiungeva l’aeroporto, oggi è il mezzo più veloce (circa 16 minuti per il centro).
Dove alloggiare a Lisbona: seguite i consigli di Annalisa e di Marianna
La nostra amica Annalisa è rientrata da Lisbona a marzo 2016 e si è trovata molto bene all’Hotel Lutecia Smart Design (fermata MM Roma linea verde). Grazie Annalisa!
Mentre mia sorella Marianna (dicembre 2017) si è trovata bene all’Hotel Mundial: “ottima posizione, ottima colazione” il suo giudizio.
Praça Martim Moniz 2 – 1100-341 Lisboa Portugal
Infine altri amici hanno alloggiato con soddisfazione all’Hotel ibis Lisboa Liberdade (R. Barata Salgueiro 53).
…oppure cercate le offerte low cost oppure…
Il mio fine settimana lungo a Lisbona risale a parecchi anni fa, così non ricordo esattamente dove abbiamo alloggiato ma la posizione era piuttosto centrale tanto che, pur avendo Martina in passeggino, abbiamo utilizzato i mezzi pubblici solo per raggiungere Belèm. Affidatevi a Booking per individuare una struttura che vi consenta di muovervi a piedi e, magari, anche di approfittare di qualche buona offerta.
Come muoversi a Lisbona? A piedi è meglio (oppure in tram)
Avendo scelto, come d’abitudine, un hotel centrale e amando fare lunghe camminate a
piedi (a Lisbona anche con il passeggino), abbiamo utilizzato pochissimo i mezzi pubblici (a parte il tram per raggiungere Belém). In ogni caso potete scegliere la Lisboa Card che comprende anche i mezzi pubblici insieme alle attrazioni turistiche oppure la tessera Sete Colinas/Viva Viagem (ci sono apposite macchinette nelle stazioni della metropolitana). Discorso a parte meritano tram e funicolari: vi rimando all’articolo Lisbona in tre giorni.
Dove mangiare a Lisbona e nei dintorni
A Brasileira – il bar più famoso di Lisbona (nel quartiere Chiado, una delle zone migliori per lo shopping), aperto nel 1905, posto amato da scrittori e intellettuali che avevano l’abitudine di incontrarsi qui, uno dei luoghi preferiti dal grande poeta portoghese Fernando Pessoa – è un posto unico e da non perdere.
Tel. 351 21 346 9541
R. Garrett 120
Lisbona
A Toca do Julio – cucina tipica portoghese e arredamento originale
Estrada do Rodìzo 12 – Santo André
Almoçageme – 2705-335 Colares
tel. 351 21 929 08 15
tocadojulio@gmail.com
Pastéis de Belém – i famosi pasticcini
R. Belém 84-92
Lisbona
Bruta Flor – cafè comida cultura
Largo da Severa n. 7A/B
brutaflorcafe@gmail.com
FB: @brutaflorcafe
Ristorante Faca & Garfo
Rua da Condessa 2
Lisbona
tel. 351 21 346 8068
La guida “moderna” e la guida di Pessoa del 1925
Lisbona di Mondadori è la guida che ho scelto, ma c’è pure una guida scritta da Fernando Pessoa dal titolo “Lisbona. Quel che il turista deve vedere“ che il grande poeta portoghese redasse nel 1925. C’è chi l’ha utilizzata per muoversi in città affiancandola a una guida “moderna” e in effetti è possibile ritrovare luoghi e monumenti.
Lisbona nei libri e nei film
Il più grande autore portoghese è Fernando Pessoa che fu prima di tutto poeta. La sua biografia è già romanzo: visse a lungo in Sud Africa per vicende famigliari e l’inglese fu per lui una lingua fondamentale. C’è poi la questione assai complessa degli ortonimi e degli
eteronimi che caratterizzarono la sua poetica: per saperne di più consultate questo link a wikipedia.
Scrisse una sola opera di narrativa (parlare di romanzo è un po’ problematico) – Il libro dell’inquietudine – assai difficile da spiegare tanto è strano e incredibile: innanzitutto è una raccolta frammentata di brani (circa 450) scritti su fogli sparsi, eppure è possibile trovare dei nessi logici e temporali, è decisamente autobiografico e spesso scritto sotto forma di aforismi, è un diario dell’anima e insieme una finzione letteraria. Rientra nei libri – non facili – che vanno assolutamente letti almeno una volta nella vita.
Alla figura di Pessoa è strettamente collegata quella dell’italiano Antonio Tabucchi, considerato il maggior conoscitore, traduttore e critico della sua opera (imparò il portoghese e morì a Lisbona). E’ autore di Sostiene Pereira ambientato nella capitale portoghese nel 1938 durante il regime salazarista: “E intanto, dal finestrino, guardava sfilare lentamente la sua Lisbona, guardava l’Avenida da Liberdade, con i suoi bei palazzi, e poi la Praça da Rossio, di stile inglese; e al Terreiro do Paço scese e prese il tram che saliva fino al Castello. Discese all’altezza della Cattedrale, perchè lui abitava lì vicino, in Rua da Saudade”.
Ho visto, casualmente, un bel film ambientato a Lisbona che è anche un romanzo di Pascal Mercier: Treno di notte per Lisbona. E’ la storia di un professore universitario dalla vita estremamente tranquilla che da Berna parte improvvisamente per Lisbona alla ricerca di una misteriosa ragazza e di un passato altrettanto misterioso.
Da ultimo il premio nobel per la letteratura 1998 Josè Saramago è autore di un particolarissimo e dettagliatissimo Viaggio in Portogallo. Il libro è davvero denso, forse un po’ troppo, così la lettura procede lenta. Saramago dedica a Lisbona un capitolo – Dicono che è cosa buona – in cui (con l’abituale personale spirito critico che è caratteristica dell’intero libro) passa in rassegna luoghi noti e meno noti della capitale: il Museo di Archeologia ed Etnologia, il Monastero dos Jéronimos, la Torre di Belém, Rossio, la Cattedrale, il Castello, Alfama e molto altro ancora.
Segnalo poi, su questo stesso sito,
La notte di Lisbona, Erich M. Remarque
una storia di guerra, di disperazione e di speranza raccontata in un’unica notte passata da una osteria all’altra della città durante la Seconda Guerra mondiale. Mi ha molto appassionato.
® riproduzione vietata
Leggi anche:
Lisbona in tre giorni
Lisbona. Quello che il turista deve vedere: la città nello sguardo di Pessoa
Mai stato a Lisbona.