Il fine settimana in Liguria a giugno 2016 riserva un incontro inatteso e speciale: quello con i ragazzi dei caruggi di Albenga, il premio Fionda di Legno e la Cantina degli Artisti. Un mondo di amicizia e solidarietà nato nei vicoli della cittadina ligure: sono i sentieri della vita che conducono in luoghi sorprendenti in cui, a sorpresa, trovare tutto – ma proprio tutto – il mondo. Una storia che vi racconto…

© www.pennaevaligia.itL’incontro è casuale, ma si rivelerà speciale: con Antonella, la mia amica ligure con cui ho trascorso il fine settimana, girovaghiamo tra le vie di Albenga la domenica mattina sotto un cielo un po’ nuvoloso. Mi dice: “Mi piacerebbe se potessi conoscere il professore” e prende in mano il cellulare per chiamarlo.

Il professore è Gino Rapa, docente di latino e greco in pensione. E come per incanto il professore spunta da una via, carico di borse. Sta andando nella “sua” cantina, un locale affacciato sulla strada che è come un’osteria privata, in cui condivide con gli amici la gioia della chiacchiera e del buon mangiare (e bere, naturalmente). E’ domenica e avrà ospiti a pranzo, ma il tempo per un caffè con noi lo trova. La cantina è piena di foto e immagini di persone famose: Fabrizio De Andrè, don Gallo, Fiorella Mannoia… E in giro c’è qualche fionda appesa.

“Sono le foto del premio Fionda di Legno, una cosa che abbiamo creato noi, i fieui di caruggi”. E’ così che scopro che il professore è sì in pensione, ma è più che mai attivo nel volontariato.

Il premio Fionda di Legno: dal 2007 un riconoscimento
a chi nella vita lotta contro soprusi e ipocrisie

I ragazzi dei caruggi, i tipici vicoli dei centri storici dei paesi liguri, giovani accomunati dall’essere cresciuti tra quelle stradine e dalla passione per la propria città, hanno inventato il premio Fionda di Legno che alla prima edizione (2007) venne assegnato ad Antonio Ricci, creatore di Striscia la Notizia e originario di qui, per la sua lotta ai soprusi condotta attraverso il famoso telegiornale satirico e per aver sventato una speculazione edilizia ad Albenga.

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Dal 2007 il riconoscimento viene assegnato “annualmente a chi nella vita ha tirato fiondate metaforiche a favore dei deboli e degli emarginati, a chi lotta contro i soprusi e le ipocrisie. Lo consegna lo stesso Antonio Ricci e negli ultimi anni sono stati premiati Fiorella Mannoia, don Gallo, Milena Gabanelli, Javier Zanetti, Carlin Petrini”, mi spiega il professore. I fondi raccolti dai ragazzi dei caruggi in occasione del premio vengono ogni anno devoluti a un’associazione indicata proprio dal premiato. Tra gli anedotti: l’unico premiato che ha “chiesto” di essere “pagato” è stato Paolo Villaggio, per lui… asparagi e carciofi provenienti dal territorio!

Ma non solo. In autunno c’è “Ottobre De André”, un mese intero dedicato al cantautore (premio Fionda di Legno 2009 alla memoria): il ricavato della manifestazione finanzia la comunità San Benedetto al Porto creata proprio da don Gallo (pure lui premio Fionda di Legno, nel 2012) che prima di morire ha chiesto a Gino Rapa di continuare ad occuparsi della Fondazione.

La Cantina degli Artisti: il quartier generale dei “fieui di caruggi”
e le sue 165 fionde dal mondo

Poco distante in Vico del Collegio c’è il quartier generale dei “fieui di caruggi”. E’ la cantina (pure questa personale) di un altro personaggio incredibile: Dino. La Cantina degli Artisti appartiene a Dino ma non è privata: aperta quarantatré anni fa, accoglie turisti, viaggiatori, gente di passaggio, viandanti, cittadini di Albenga, personaggi famosi… e a tutti Dino offre un bicchiere di buon vino (Pigato di Albenga e Rossese autoctono), grazie alla collaborazione delle aziende vinicole della piana di Albenga. In cambio di… nulla. Non accetta nemmeno un’offerta per il premio Fionda di Legno.

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Come spiega Dino “la cantina è nata per fare amicizia”. Hanno accettato un bicchiere di vino e l’amicizia di Dino Umberto Eco, Gualtiero Marchesi, Paolo Villaggio, Roberto Vecchioni… e poi turisti, viandanti, viaggiatori… ognuno lascia un pensiero sul quaderno degli ospiti e in molti mandano una cartolina da ogni parte del mondo ma anche… fionde. Sì, spediscono fionde, dal mondo intero, di ogni dimensione, ben 165 al momento, appese in ordine “maniacale” nella cantina di Dino, divise per aree geografiche, dall’Africa all’America, dall’Asia all’Oceania. Quando gli dico che mia figlia è in partenza per il Minnesota a Dino brillano gli occhi: “Mi manca!”.

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Se dentro trovano spazio le fionde, fuori i muri sono ricoperti da piastrelle, una diversa dall’altra, alcune fatte a mano: sono una parte dei tanti ringraziamenti giunti dal mondo riprodotti poi sulle piastrelle, di gente normale e di quanti, come detto prima, hanno accettato l’amicizia e un bicchiere di vino da Dino, in tutte le lingue.

Dino e la sua cantina hanno ricevuto la Medaglia di Bronzo della Presidenza della Repubblica e anche il Tapiro d’Oro (perché nessuno credeva che la Medaglia di Bronzo del Quirinale fosse arrivata davvero). Inutile dire che la cantina e il muro con le firme sono diventate un’attrazione turistica di Albenga.

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