Berlino è legata a doppio filo alla storia del secolo scorso e alla Seconda Guerra Mondiale. Ecco quindi una giornata dedicata a rileggere le pagine di quegli anni che hanno segnato la storia d’Europa e del Mondo: l’ascesa del Terzo Reich, lo sterminio degli Ebrei e la divisione della città con la costruzione del Muro di Berlino.

Per il programma generale rimando all’articolo Berlino in tre giorni;
per le informazioni pratiche Berlino: istruzioni per l’uso (aerei, hotel, trasporti).

Dal Checkpoint Charlie alla Topographie Des Terrors

Dal 1961 al 1990 chi poteva transitare tra le due Berlino (gli Alleati, i diplomatici e gli stranieri con il permesso di transitare) passavano da qui, dal Checkpoint Charlie. Adesso è un’attrazione turistica (con tanto di Mc Donald).

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Ma la presenza di pannelli fotografici che raccontano la Guerra Fredda rende comunque interessante il passaggio da questo luogo da film.

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Dove oggi sorge la Topographie Des Terrors (ingresso gratuito), invece, avevano sede la Gestapo e il comando centrale delle SS. La Topographie Des Terrors è una mostra che racconta l’organizzazione dello stato nazista e la politica del terrore; all’esterno un’altra esposizione narra invece la trasformazione di Berlino a seguito dell’avvento di Hitler. Qui trovate anche resti del Muro.

La deportazione e lo sterminio degli Ebrei: le pietre di inciampo,
i 2.711 blocchi di cemento del Memoriale e la Sinagoga Nuova

Le “pietre d’inciampo” sono un’idea dell’artista tedesco Gunter Demnig per depositare, nel tessuto urbanistico e sociale delle città europee, una memoria diffusa dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. Qui sono in Friedrichstrasse, dove abitavano Martin e Sophie Happ, deportati ad Auschwitz.

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Il percorso continua al Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, il monumento principale per la commemorazione delle vittime dell’ Olocausto in Germania. Su 19.000 metri quadri 2.711 blocchi di cemento e il centro di informazioni (ingresso gratuito). Da notare che la struttura affaccia sulla via Hannah Arendt: ebrea emigrata negli Stati Uniti per sfuggire alle deportazioni, filosofa (studentessa con Martin Heidegger del quale si scopriranno poi relazioni con il nazismo), fu anche autrice de La banalità del male, resoconto del processo al criminale nazista Eichmann per il “New Yorker”.

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La Nuova Sinagoga di Berlino è luogo di preghiera ma anche d’incontro, di apprendimento e di insegnamento. Il Centrum Judaicum ha il compito di illustrare e trasmettere la storia degli ebrei, ricordando il contributo da loro dato e a mantenere vivo il ricordo delle vittime.

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Poco distante dalla Nuova Sinagoga c’è il cimitero ebraico (Alter Judischer Friedhof), il primo cimitero ebraico di Berlino distrutto dai tedeschi nel 1943, che sembra quasi un giardino. Qui venne sepolto anche il filosofo Moses Mendelssohn la cui tomba solitaria ricorda quella di tutto gli altri defunti.

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