Ecco una piccola selezione di libri e film che hanno Parigi al centro. Chiaramente ce ne sono tantissimi altri, questi sono i miei preferiti.
Libri su Parigi (e attorno a Parigi)
Sono ambientati a Parigi i romanzi di Patrick Modiano, premio Nobel per la letteratura 2014. Tra i titoli segnalo “Nel caffè della giovinezza perduta”, “Perchè tu non ti perda nel quartiere” e “Dora Bruder”. Quest’ultimo in particolare è al centro di un’interessante storia legata al libro che trovate raccontata in questo articolo: Una nuova strada a Parigi: promenade Dora Bruder (di Roberto Sanfilippo). Consiglio però di iniziare con la lettura di “Un pedigree” che è l’autobiografia di Modiano, la quale aiuta a capire meglio i suoi romanzi, pure questa coinvolge Parigi.
Ernest Hemingway, Festa mobile: il racconto degli anni parigini del celebre scrittore americano pubblicati postumi (clicca sul titolo per leggere la scheda del libro).
Claudio Magris, I segreti di Parigi: storie e curiosità per chi vuole approfondire aspetti inediti della città. Da leggere integralmente oppure selezionando le mete preferite e utilizzandolo quindi come integrazione a una guida turistica.
Nina George, Una piccola libreria a Parigi: una romantica storia d’amore che prende avvio da una libreria galleggiante sulla Senna per terminare nel sud della Francia. Adorabile.
Irene Nemirovsky, Suite francese: è l’autobiografia della scrittrice ebrea russa che amò moltissimo Parigi e considerò la Francia la sua autentica patria. Imprescindibile.
Un qualsiasi libro di Nicolas Barreau (la cui vita è un po’ avvolta nel mistero in quanto c’è chi sostiene che non esista ma che sia uno pseudonimo) è un’immersione in Parigi ma soprattutto nel Quartiere latino attraverso lievi e piacevoli storie d’amore da leggere tutte d’un fiato. Leggero.
Nicolas Barreau, Parigi è sempre una buona idea
Nicolas Barreau, Una sera a Parigi
Nicolas Barreau, Con te fino alla fine del mondo
Nicolas Barreau, La ricetta del vero amore
Nicolas Barreau, Gli ingredienti segreti dell’amore
Film su Parigi
Impossibile fare sintesi di Parigi nei film. Ecco alcune pellicole che io ho molto amato, di genere e periodi completamente diversi.
Mister Morgan, film del 2013, tratto dal romanzo La Douceur Assassine di Françoise Dorner e ambientato a Parigi in autunno, racconta l’incontro casuale su un autobus tra un anziano professore americano di filosofia in pensione rimasto vedovo (Michael Caine) e una giovane insegnante di danza rimasta orfana. E’ l’incontro di due solitudini tra una casa bellissima a Saint Germain, le panchine verdi dei guardini parigini, il Pantheon e la Senna, le foglie secche dell’autunno. Ne nasce un’amicizia, all’inizio contrastata dalla figlia e dal figlio di lui, ma poi compresa e con un esito famigliare (im)prevedibile. C’è spazio anche per una bellissima citazione del poeta e cantante canadese Leonard Cohen scomparso nel 2016: in ogni cosa c’è una crepa ed è da lì che passa la luce. Matthew la dice a Pauline e aggiunge: tu sei la mia crepa.
Ratatouille, film d’animazione del 2007, è la storia di un ratto (Rémy) appassionato di cibo e di cucina che diventa l’anima creatrice di un grande ristorante a Parigi. E’ anche storia di amicizia tra Rémy e il giovane quanto incapace apprendista di cucina Alfredo. Sullo sfondo l’ingombrante figura dello chef stellato Auguste Gusteau, proprietario del ristorante in cui Alfredo lavora e in cui incontra Remy, la cui filosofia è Chiunque può cucinare. E in effetti la maestria del topolino Rémy dimostrerà questa ardita tesi.
Ultimo tango a Parigi, capolavoro di Bernardo Bertolucci, al secondo posto tra i film più visti di ogni tempo in Italia, con 15 milioni e mezzo di spettatori, uscito nel 1972, incorse nella condanna per alcune scene forti di sesso. E’ la storia di un americano vedovo di mezza età, Marlo Brando, e di una giovane parigina che si incontrano casualmente e si rinchiudono per fare l’amore in un appartamento vuoto di Passy. L’epilogo è tragico.
Parigi a tutti i costi è una simpatica commedia del 2013 che racconta la storia di Maya, talentuosa apprendista stilista in una maison d’alta moda a Parigi, da vent’anni nella capitale francese e ben integrata, che viene letteralmente rispedita a Marrakech a causa del permesso di soggiorno scaduto. Dopo lo spaesamento e la disperazione iniziali, il suo paese d’origine, così odiato e così volutamente dimenticato, le riserverà splendide sorprese tra cui l’escamotage per rientrare a Parigi e, alla fine, anche l’amore. Estremamente divertenti le situazioni in cui Maya, abituata alla vita francese e parigina, viene a trovarsi a Marrakech.
Samba (2014) è un’altra storia di ordinaria immigrazione con problemi relativi ma decisamente più drammatica che vede protagonista Samba, senegalese in Francia da dieci anni che improvvisamente si ritrova con il foglio di via, e Alice (Charlotte Gainsbourg), volontaria in un centro di aiuto per immigrati ma in realtà manager in congedo lavorativo perché affetta da sindrome da stress. I due troveranno rifugio, sostegno e aiuto l’uno nell’altra: sullo sfondo le difficili problematiche dell’immigrazione, dei permessi di soggiorno, della disperazione quotidiana di trovare un lavoro e di evitare di essere sorpresi dalla polizia alla stazione del metro. Parigi, la Tour Eiffel, il quartiere di Barbés, i palazzi della Défense e i tipici tetti dei palazzi haussmaniani sono alcuni dei luoghi più riconoscibili del film.
3 cuori è una struggente storia di amore che vede tra i protagonisti tre attrici importanti del cinema francese: la straordinaria Charlotte Gainsbourg, la valida Chiara Mastroianni e l’eccelsa Catherine Deneuve. Il punto di vista su Parigi è uno solo: i giardini delle Tuileries. Ma chi conosce e ama questa città e questo luogo riconoscerà che la macchina da presa si sofferma sugli aspetti poetici di questo parco: i viali alberati, le sedie di ferro laccate di verde, l’ampiezza degli spazi, i colori dell’autunno. Poi spazio alla tipica provincia francese (Drome e Ardeche), con i suoi negozietti, le case basse e particolari, le lussuose abitazioni dell’alta borghesia, lo squallore degli uffici pubblici (2014, nomination per il Leone D’oro 2014).
Midnight in Paris del maestro Woody Allen (2011) – un premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale e altre tre nomination (film, regia e scenografia) e un Golden Globe sempre pr la sceneggiatura – è la storia della notte che lo scrittore/sceneggiatore Gil trascorre a Parigi dopo esser salito su un taxi che lo porterà prima negli Anni Venti con i personaggi della lost generation (tra cui alcuni suoi miti come Scott Fitzgerald) e poi nella Belle époque. Segnalo in particolare un ristorante – Le Polidor – dove si svolge una delle scene del film e in cui consiglio di andare a mangiare per tre motivi: 1) l’allestimento che prevede grandi banconi per cui cenerete o pranzerete con accanto perfetti sconosciuti, cosa a mio parere molto interessante; 2) l’ottimo cibo con piatti tipici apparecchiati su tovagliette a quadri bianchi e rossi; 3) l’eccellente rapporto qualità/prezzo.
Guide su Parigi
Parigi, La Guida Verde, Michelin
TOP 10 Parigi, Mondadori
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Credo molto nei viaggi letterari…quelli che illuminano i luoghi dell’anima.
Luoghi che finiscono per offrire una nuova visione, nuove aperture.
Parigi, ma più generalmente la Francia, credo siano inspiegabili luoghi connettenti.
Grazie per queste tracce…percorrerò questo nuovo cammino.
Grazie Cesare, in questo momento sono in Camargue: come in ogni parte di Francia è una continua scoperta tra arte, letteratura, sapori, amicizie e – proprio qui – quella luce straordinaria del sud della Francia di cui Vincent Van Gogh narrava al fratello Theo nelle sue lettere.