Tre paesaggi completamente diversi, tre colori differenti (il viola della lavanda, il giallo dell’ocra della terra e il turchese dell’acqua del fiume), tre paesaggi ugualmente meravigliosi. Siamo in Provenza, nel sud della Francia, tra Valensole, Roussillon e il Verdon. La fioritura della lavanda colora di viola i campi dell’immenso Plateau di Valensole, il piccolo paese di Roussillon rivela paesaggi da canyon americani con il suo Sentiero delle Ocre e il fiume Verdon splende turchese nelle gole tra le montagne, offrendo un ambiente naturale in cui praticare l’arrampicata e il rafting o semplicemente prendere il sole. Piccoli paesini arroccati, punteggiati di case colorate e negozietti di artigianato, i tradizionali mercati, piccoli caffè e piazzette, ristorantini e locali con gestori originali rendono speciale una vacanza da queste parti. Per un’anteprima guardate questo video.

Aix en Provence: l’antica capitale della Provenza

Partiamo dall’Italia un venerdì di metà luglio attorno alle 7. Attraversiamo Milano con qualche rallentamento, viaggiamo abbastanza bene anche se con un po’ di traffico sino a Nizza mentre dopo Cannes come al solito la strada tende a svuotarsi rendendo la guida rilassata e piacevole.

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Arriviamo a Aix en Provence attorno alle 14.30, lasciamo l’auto nel parcheggio sotterraneo del Centro congressi e ci dirigiamo a piedi verso il centro, destinazione cours Mirabeau. Qui, nel lungo viale punteggiato di platani, ci sediamo a uno dei tanti ristoranti per gustare una buona omelette (la Francia la gustiamo anche nei piatti tipici). Poi via a girovagare a piedi tra le viette del centro storico che portano la doppia iscrizione (in francese e in provenzale) fino a raggiungere la piazza del Municipio e la Cattedrale.

Il Plateau di Valensole: campi di lavanda a perdita d’occhio

Riprendiamo la strada alla volta di Valensole: vedere la fioritura della lavanda è stato il motivo ufficiale di questo viaggio in Provenza come racconto qui Valensole e la lavanda in Provenza: cinquanta sfumature di viola ma non solo. Arriviamo sulle colline fiorite verso le 18, quando il sole comincia a calare ma è ancora caldo.

Poi riprendiamo la strada per raggiungere la Villa de l’Adrech a Montagnac, dove ci aspettano Lisa e Gerard per aprirci la loro casa dove dormiremo nella camera… Lavanda (per info: In Provenza da Valensole al Verdon: itinerario, B&B e ristoranti). Lisa e Gerard mi aiutano a mettere a punto l’itinerario per il giorno dopo.

Roussillon e il Sentiero delle Ocre: paesaggi e colori da canyon americano

Iniziamo la mattinata di sabato a Riez, dove c’è uno dei mercati provenzali più belli della zona e dove prendiamo un caffè sulla piazza. Torneremo qui anche la sera per la cena.

Dopo lo shopping, riprendiamo il nostro programma di viaggio e iniziamo a percorrere i cento chilometri (due ore circa) che ci separano dalle mete della giornata. Arriviamo a Roussillon per un pranzo tardivo nel ristorante con terrazza affacciato sulla piazzetta principale prima di iniziare il Sentiero delle Ocre. Si tratta di un percorso facile e breve (a scelta 30 minuti o un’ora, ingresso a pagamento), che ci porta in un ambiente inaspettato, dove il colore ocra della terra e delle rocce domina la natura e contrasta con un cielo blu reso particolarmente limpido dal Mistral. Sembra di essere in un canyon americano e in effetti colori e forma delle rocce riportano alla memoria quei paesaggi.

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Gordes e Senanques: il villaggio sulla rocca e l’Abbazia tra i campi di lavanda

Da Roussillon riprendiamo la strada verso Gordes, a una trentina di minuti, tipico paesino arroccato sulla montagna,

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e verso l’Abbazia di Senanques, quella delle cartoline, con la sua antica pietra grigia immersa nei campi di lavanda (altri dieci minuti circa di strada).

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Le Gorges del Verdon e la Route des Cretes:
turchese scintillante e gole profonde per il paradiso dello sport

Dopo aver salutato Liza e Gerard (con cui naturalmente ho messo a punto il programma della giornata), lasciamo Montagnac e ci dirigiamo verso il Lago di Sainte Croix per raggiungere il villaggio di Moustiers Sainte Marie. Come al solito in tarda mattinata siamo alla ricerca di un caffè degno di questo nome: il paesino ci sorprende con la sua cascata che lo divide in due, una chiesa nel centro e un’altra in alto alle pendici della montagna, negozi in cui acquistare ceramiche dipinte a mano e prodotti provenzali. Moustiers Sainte Maries è segnalato dalle guide come uno dei paesini più belli e non possiamo che concordare.

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Proseguiamo diretti al Verdon, con le sue gole che si presentano subito incantevoli, già al limitare del lago. E’ domenica e qui c’è chi arrampica, chi fa rafting, chi preferisce il pedalò ma anche starsene sdraiato a prendere il sole o immerso fino al collo in acque turchesi che certo saranno belle fresche.

Noi proseguiamo in auto, in direzione La Palud sul Verdon: qui inizia la Strada delle Crete, un anello circolare che permette di vedere le gole da diverse altezze e che Gerard ha raccomandato di non perdere. Di tornante in tornante, lo spettacolo è davvero mozzafiato, per chi… non soffre di vertigini.

Rientrati a La Palud, “snobbiamo” i ristoranti della piazza per fermarci alla Creperie du Tilleuil. Non mancate di pranzare qui per due motivi. Il primo è la possibilità di mangiare autentiche crepes, sia dolci sia salate, cosa sempre più difficile in Francia visto che la pizza è espatriata e ha soppiantato le crepes nei menù di tantissimi ristoranti. Il secondo è il gestore, un autentico personaggio, probabilmente ex arrampicatore, che compila il conto a mano su un blocchetto davvero poco “fiscale”. Se siete appassionati di montagna gettate lo sguardo al B&B accanto: vedrete un pannello con attaccati due adesivi – Camp e Cassin – che ricordano la tradizione alpinistica italiana (e per me che vivo a Lecco tantissimi ricordi legati al grande Riccardo Cassin!).

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