“Madrid in tre giorni” è un week end nella capitale della Spagna che risale a parecchi anni fa: era il 2009, Martina aveva nove anni e anche grazie a lei l’immersione nell’atmosfera natalizia è stata particolarmente intensa e divertente. Forse a causa del freddo pungente i turisti non erano molti, quindi non abbiamo trovato code né al Museo del Prado né alla Collezione Thyssen Bornemisza. I madrileni, in compenso, si sono riversati nelle strade il 5 gennaio, in occasione dell’Epifania, che lì è il Giorno dei Re Magi – o più semplicemente Reyes – per animare una sfilata di carrozze e carri allegorici talmente importante da essere trasmessa sulla prima rete della televisione spagnola.

Madrid nelle parole di Antonio Tabucchi (da “Viaggi e altri viaggi”)

Inizio questo articolo con le parole di Antonio Tabucchi a proposito di Madrid: una lettura della capitale spagnola che condivido pienamente. Per le info pratiche (hotel, trasporti, ristoranti…) vi rimando all’articolo Madrid: istruzioni per l’uso

“Madrid non compare fra le destinazioni cosiddette “vacanze intelligenti” suggerite di solito dalla stampa che parla di viaggi. D’estate fa molto caldo, si dice, la città è deserta, relativamente pochi gli svaghi. E allora perchè, vi chiederete, a Ferragosto si sente così tanto parlare italiano nel Museo del Prado? probabilmente perchè ci sono turisti intelligenti che senza che nessuno glielo debba suggerire hanno scelto per destinazione una delle più belle capitali d’Europa. E fra le più gradevoli. Passate le ore più feroci si esce nell’aria asciutta e gradevole della meseta, si cena con una tazza della minestra fredda più sapiente del mondo (il gazpacho) e si va a fare qualcosa di intelligente. Per esempio una visita al Prado”.

Per saperne di più sul libro: Viaggi e altri viaggi.

Il Palacio real de Madrid: la barocca residenza dei Borboni

Un complesso barocco in stile italiano costruito dal 1734 quando l’alcazar (fortezza di epoca musulmana) venne distrutto da un incendio: è il Palacio real de Madrid, con 2800 stanze, concepito per essere al livello delle altre regge europee dell’epoca. La monarchia spagnola – i Borboni –  oggi è guidata da Felipe di Spagna e dalla regina Letizia, ma raramente il Palacio real ospita i monarchi. Alle ore 12 del primo mercoledì di ogni mese (ad eccezione di luglio e agosto) c’è la cerimonia del cambio della guardia, con le guardie in uniforme da parata.

  

I grandi musei di Madrid: il Museo Nazionale del Prado,
la Collezione Thyssen Bornemisza e il Centro de Arte Reina Sofia

La maggior parte dei turisti concentra la sua attenzione sul Museo Nacional del Prado, ma gli intenditori d’arte non trascurano la Collezione Thyssen Bornemisza la cui storia in terra spagnola è molto curiosa. Infine una tappa al Centro de Arte Reina Sofia permette di vedere il celeberrimo dipinto Guernica di Picasso.

Il Museo del Prado, una delle gallerie d’arte più grandi al mondo, racchiude oltre 7000 dipinti a partire dai grandi dell’arte spagnola: El Greco, Velasquez, Goya… solo per citarne alcuni. Ma basta leggere il biglietto d’ingresso (foto a sinistra) per rendersi conto di cosa è possibile trovare: Tiepolo, Raffaello, Mantegna, Rubens…

La particolarità della Collezione Thyssen Bornemisza sta nel fatto che è – probabilmente – la raccolta privata più grande al mondo di arte europea e cela un aneddoto: è stata a lungo in Svizzera, a Lugano, per via del suo proprietario, il barone Thyssen Bornemisza. Quando il nobile ha sposato la spagnola già miss Spagna Carmen Tita Cervera la raccolta venne trasferita qui, acquisita dal governo spagnolo. Tra i quadri esposti anche opere di Van Gogh e Monet, Cézanne e Matisse, Modigliani e Picasso.

Infine il Centro de Arte Reina Sofia: la miglior collezione di arte moderna spagnola, la cui opera di punta è il celebre Guernica di Pablo Picasso .

Madrid, la città dalle tante chiese

A Madrid sono numerose le chiese belle e importanti, a partire dalla Cattedrale de Nuestra Senora de la Almudena (a sinistra) e la Chiesa di San Jeronimo El Real (a destra).

  

E, ancora, la Basilica di San Francisco il Grande (a sinistra) – una imponente basilica barocca – e la Chiesa di San Andrés.

Le piazze di Madrid: la Plaza Mayor, la Plaza de la Villa e le altre

Anche per quel che riguarda le piazze Madrid è in grado di assicurare al visitatore alcuni gioielli, come la Plaza Mayor, incantevolmente raccolta e incantevole per gli splendidi edifici finemente decorati.

  

Un’altra piazza degna di nota è la Plaza de la Villa su cui sono affacciati palazzi barocchi del Seicento, l’Ayuntamiento (il Municipio), la Casa de los Lujanes e la Casa de Cisneros.

Tra le altre piazze che meritano una visita: la Plaza de la Puerta del Sol (con la statua dell’orso e del corbezzolo di cui scrivo sotto) e la Plaza de Oriente (con il Teatro real e su cui si affaccia il Palacio real).

Un’altra piazza celebre è la Plaza de Cibeles con un’enorme rotonda al cui centro spicca la fontana con la statua della dea Cibele (sotto a sinistra); attorno è tutto un affacciarsi di palazzi splendidi tra cui il Palacio de Comunicaciones  e il Banco de Espagna (sotto a destra).

  

Poesia e tauromachia: Garcia Lorca e la Plaza de Toros

Queste due immagini mi consentono di scrivere di due aspetti importanti di Madrid: la poesia e la tauromachia. A sinistra, in Plaza de Santa Ana, c’è la statua del poeta e drammaturgo Garcia Lorca (approfondimenti in questo articolo).
A destra invece la Plaza de Toros, la più importante in Spagna e la terza al mondo; la stagione tauromachica va da marzo a settembre e per capire meglio il senso di un’arte che è anche sport e spettacolo è opportuno documentarsi adeguatamente leggendo le opere di Ernest Hemingway (che conobbe bene e fu amico di diversi toreri famosi, attravresando con loro la Spagna di corrida in corrida). Su Pennaevaligia in particolare potete leggere la recensione di Festa Mobile che racconta molto dell’ambiente dei toreri, del clima di competizione tra loro e del significato della corrida. Ma c’è anche un libro recente, scritto peraltro da un italiano – Il toro non sbaglia mai di Matteo Nucci – che è un affresco sulla storia, sui protagonisti e sul senso autentico di questa disciplina che può piacere o meno ma che resta una grande forma di cultura.

Il simbolo di Madrid:  l’Orso con il corbezzolo

Un’orsa che scuote un albero di corbezzolo in pietra e bronzo: è l’Orsa madrilena, simbolo della città, in Plaza de la Puerta del Sol, la cui iconografia è facile ritrovare un po’ ovunque in città, persino nel dettaglio del carretto della spazzatura in Plaza Mayor.

  

L’orso in movimento era già simbolo della città (un animale che prima dell’urbanizzazione viveva in queste zone) prima del XIII secolo; il corbezzolo con il prato sottostante è stato aggiunto dopo, quando una disputa tra la cittadinanza e il Consiglio Comunale venne risolta con l’assegnazione della proprietà degli alberi alla cittadinanza e dei terreni erbosi al Consiglio Comunale. Lo scudo di sette stelle è la costellazione dell’Orsa Minore; ciascuna delle cinque punte di una stella rappresenta le cinque provincie che circondano Madrid. La corona e lo scudo sono legati al XVI secolo quando Madrid poté fregiarsi della corona imperiale.

L’Epifania a Madrid: dolci, luminarie e la grande sfilata

Il giorno dei Re Magi (Reyes) è quello più atteso dai bambini di Madrid. La sfilata del 5 gennaio è talmente importante da essere ripresa e trasmessa in diretta dalla televisione nazionale. La quantità di gente che affolla le strade per seguire il percorso dei carri è assolutamente impressionante. Tipico di questo momento dell’anno è un dolce a forma di ciambella che si chiama Roscon: la gente fa la fila nelle migliori pasticcerie di Madrid per acquistarlo. Uno degli indirizzi top della pasticceria madrilena è la Mallorquina (Calle Mayor, 2 | Puerta del Sol).

A questo link trovate molte altre informazioni su questa festività a Madrid.

  

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