La conoscenza di una città passa anche dal gusto: i piatti tipici, il vino o, nel caso di Bruxelles, la birra e… perchè no? anche un buon caffè. Ecco una ricca serie di suggerimenti per vivere la capitale belga attraverso la buona tavola e il buon bere, con un occhio di riguardo per i locali giusti, quelli frequentati dalla gente del posto e i più originali, a qualsiasi ora del giorno (e della notte).

Per una pausa pranzo veloce e salutare

© www.pennaevaligia.itPer un pranzo in città non troppo dispendioso, sono numerose le catene di panetterie e fast food biologici dove mangiare bene, senza lunghe attese e con un occhio di riguardo al portafoglio. Segnalo in particolare Panos, Paul ed Exki.

Una menzione speciale va alla catena Le pain quotidien, dove potrete gustare ricche insalate, diversi piatti freddi e caldi, quiches (torte salate) e zuppe. Tutto preparato con ingredienti freschi e genuini. Le limonades della casa, al limone o ai lamponi, sono una vera squisitezza!

S.O.S caffè!

Potenzialmente poco entusiasti delle “brodaglie” belghe (che, lo confesso, a me non dispiacciono affatto!) è probabile che sarete delusi ogni qualvolta ordinate un caffè al bar. Non solo per la consistenza e il gusto del caffè che viene servito, ma anche per i prezzi che si aggirano attorno ai 2/2,50€, raggiungendo persino quelli della birra! Niente paura, siete a Bruxelles e a tutto c’è rimedio. In questo caso anche più di uno.
Il primo si chiama Caffè Italiano (Rue d’Arlon 27, una via che fa angolo a Place du Luxembourg). In questo locale, gestito internamente da ragazzi italiani, è possibile trovare un vero, autentico espresso italiano. Nessun miraggio, dimenticate le brodaglie e i prezzi stellari! Il locale è ottimo anche per una veloce pausa pranzo se vi trovate nel quartiere delle Istituzioni.
© Paola Tavola per www.pennaevaligia.itIl secondo è Corica, il posto perfetto se siete in centro città (Rue du Marché aux Poulets 49). Il locale offre un’ampia selezione di caffè (circa trenta varietà) provenienti da diverse parti del mondo (Australia, Brasile, Burundi, Colombia, Costa Rica, Etiopia, Kenya, Guatemala, Guadalupe, Messico, Perù, Nicaragua, Nepal, Tanzania), macinati al momento, su scelta del cliente, e trasformati in espressi o cappuccini a regola d’arte.

L’aperó: immancabile after work del giovedì

Un appuntamento settimanale immancabile, per lavoratori e non, è il famoso aperó del giovedì sera a Place du Luxembourg, il cuore del quartiere europeo. La piazza viene transennata e chiusa al traffico. Alcuni locali allestiscono spazi esterni con gazebo, tavoli, sgabelli e funghi riscaldanti che, nelle fredde e piovose serate invernali, sono una vera benedizione. Alla chiusura degli uffici, lavoratori e stagisti europei di ogni paese si riversano nella piazza dove, tra le 18.00 e le 19.00, vige la regola del paghi 1 prendi 2. L’ambiente è piuttosto “business”, ma perfetto per dedicarsi al networking sociale e per fare nuove conoscenze.

S.O.S fame!

© www.pennaevaligia.itAperó – purtroppo – non è sinonimo di aperitivo all’italiana. Non a tutti gli effetti. In particolare dimenticate gli abbondanti buffet a cui siete abituati nel nostro paese. La mancanza di cibo è un buon motivo per “consolarsi” con qualche assaggio di pesce fresco al fishbar Mer du Nord (Rue du Luxembourg 62). Il meccanismo è molto semplice: si sceglie il pesce (esposto fresco al bancone), si ordina, si paga, si lascia il nome e si attende di essere chiamati a squarciagola da uno dei camerieri per andare a ritirare il piatto pronto. Un po’ caro come aperitivo, ma ne vale la pena, almeno da provare! Anche qui tra le 18.00 e le 19.00 del giovedì vale il 2×1.

Per una buona cena… tipicamente belga

Se siete in cerca di un posto tipico, sia nello stile sia nel cibo, allora la Fin de Siècle è ciò © www.pennaevaligia.itche fa per voi. Il locale si trova in centro, non lontano da Saint Géry (Rue des Chartreux 9) e propone piatti tipici della cucina belga, tra cui stinco, coniglio alla birra e carbonnade (tipico spezzatino belga). L’unica cosa di poco tipico che potreste trovare sono i numerosi camerieri italiani.
Sempre in centro città si trova un altro posto degno di menzione: Amadeus (Rue Sainte-Catherine 28). Ciò che salta subito all’occhio, qui, è l’atmosfera particolare, creata dalle luci soffuse e dalle centinaia di libri esposti negli scaffali delle pareti. Il piatto forte sono le costolette di maiale e, per quanti riescono a finire il primo piatto, eventuali raddoppi sono gratis!

Voglia di pizza?

In caso di nostalgia per il cibo italiano, il pizzaiolo del ristorante Il Nobile (Place Fernand Cocq 24) saprà bene come risollevarvi il morale. Questo ristorante, infatti, è il posto perfetto per una buona pizza italiana al 100%, magari accompagnata da una birra belga e seguita da un buon espresso. Il tutto arricchito dalla simpatia e gentilezza del personale e dai prezzi davvero modici.

Passione burger

Non lontano c’è uno dei posti giusti per gustare degli ottimi burgers. Vedere per credere: l’Amour Fou!
“Son pain? Maison. Sa farine? Bio. Son beurre? De la ferme et son lait itou.”
Ecco l’Amour Fou (Chaussée d’Ixelles 185), locale ottimo non solo per la cena, ma anche per una tranquilla serata in compagnia. L’ambiente è caldo, vivo e dinamico. Tutto è curato nei minimi dettagli, dagli ingredienti alla presentazione dei piatti. Oltre ai burgers, potrete divertirvi ad assaggiare diversi cocktails e mocktails (analcolici), mixati con ingredienti freschi che danno origine a combinazioni a dir poco originali.

Focus Brunch: 3 chicche per la domenica mattina

  1. John and Rose, café e art gallery (Rue de Flandre 80) [johnandrose.be]
  2. La fabrique (Rue Américaine 122 – a inizio aprile 2016 in apertura anche in Boulevard Waterloo 44, nei pressi del parco d’Egmont) [lafabriqueresto.be]
  3. Café de la presse (Avenue Louise 493) [cafedelapresse.be]

Da non perdere

A pochi passi dal centro, all’interno delle mura di un vecchio mercato coperto, si trova il Café Des Halles (Place Saint-Géry).  Il piano terra, un ampio spazio bar, d’inverno si trasforma in un vero e proprio giardino interno. Il piano superiore, invece, un soppalco che percorre i quattro lati della struttura, è spesso adibito a esposizioni e mostre. La struttura, molto suggestiva, diventa anche teatro di esibizione per artisti e musicisti.
Focus shopping: tutte le prime domeniche del mese dalle 12.00 alle 19.00, all’interno del café e negli spazi adiacenti, viene allestito il “Brussels vintage market”. Vecchi vestiti, gioielli, occhiali, borse e valigie invadono ogni centimetro di spazio esistente. Per gli appassionati o anche solo per i curiosi: buon divertimento!

Birra e dintorni

© Paola Tavola per www.pennaevaligia.itSi sa che il Belgio è patria della birra, dunque… non si può evitare di citare il famoso Delirium Café (Impasse de la Fidélité 4A), il tempio della birra, che vanta una gamma di birre da record. Il locale si trova in un sobborgo alquanto pittoresco, nel cuore del centro storico: vie strettissime si accavallano l’una sull’altra, piene di colori, di confusione e di camerieri che lottano tra loro per accaparrarsi i clienti dei numerosi ristoranti. Il caos esterno vi accompagnerà anche dentro al locale dove, spesso, è necessario pazientare e destreggiarsi a suon di… gomitate per riuscire ad ordinare una birra. La fatica, in ogni caso, viene abbondantemente ripagata!

Per rompere gli schemi, invece, e dedicarsi a qualche alternativa rispetto alle classiche birre belghe, sono due i posti da non perdere. In primis, il 13° wine bar (Place Jourdan 49), un piccolo locale arredato in legno che offre un’ampia selezione di vini al bicchiere e in bottiglia. L’atmosfera è molto calda e accogliente, i prezzi medio alti, ma abilmente compensati da qualità e servizio.
Altro indirizzo degno di nota è il De Haus, Gin & Tonic bar, (Chaussée d’Ixelles 183). Il locale propone fino a 60 diversi tipi di gin, tra cui dry, complex e floral, accompagnati da toniche ricercate e arricchiti con frutta di ogni tipo: arancia, pompelmo, mirtilli e tanto altro. I fedelissimi del gin non ne rimarranno delusi. Gli scettici, invece, potranno muovere i primi passi per iniziare ad apprezzarlo.

Due classici di Bruxelles sono il Café Belga (Place Flagey 18) e il De Valera’s (Place Flagey 17), un pub irlandese, per gli italiani noto anche come il “Roma Club”. Oltre ad essere il ritrovo ufficiale per i tifosi romanisti, è un ottimo posto per qualsiasi appassionato di calcio, grazie alla presenza di numerosi schermi da cui seguire partite di diversi campionati europei, anche la domenica pomeriggio!

In una delle vie dell’antiquariato del quartiere Les Marolles potrete sorprendervi nello scoprire l’Atelier en Ville (Rue Haute 64), un grande loft che ospita un coffe bar insieme ad un atelier di abbigliamento e arredo artigianale. Lunghi tavoli in legno, oggetti di design, sedie e sgabelli in ferro battuto riempiono il grande spazio che si allunga fino a un giardino interno decorato da numerose piante e tavolini colorati. Il posto è perfetto per bere un caffè caldo e mangiare una buona fetta di torta, mentre si legge un libro o si lavora al pc sfruttando il free wifi.

© Paola Tavola per www.pennaevaligia.it © Paola Tavola per www.pennaevaligia.it

Dulcis in fundo: Goupil Le Fol

Nel cuore del centro storico della città, a pochi passi dalla Grand Place, si nasconde un vero e proprio gioiellino della città: Goupil Le Fol (Rue de la Violette 22). In questo piccolo locale sarete subito avvolti da un’atmosfera quasi surreale tra il misterioso e il romantico: candele sui tavoli, divani in velluto, stanze di ogni genere e dimensioni nascoste in ogni dove e un jukebox che suona ininterrottamente vecchia musica francese. Le specialità della casa? I sapori fruttati di vini, champagne e cognac.

Rooftop d’estate: Les Jardins Suspendus

Da giugno a settembre è d’obbligo fare una tappa all’ultimo piano del Parking 58 (Rue de l’Evêque 1), a Les Jardins Suspendus: un’ampia terrazza con vista su tutta Bruxelles, dove tappeti verdi di erba sintetica, palme, fiori, sdraio, ombrelloni e chioschi danno vita a un vero e proprio giardino sospeso sui tetti della città.

(*) Paola Tavola, studentessa universitaria di 24 anni, ha trascorso lunghi periodi a Bruxelles prima per il programma Erasmus e poi per uno stage universitario.

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