Santorini è giustamente famosa per i suoi tramonti sulla caldera che lasciano senza fiato. Ma quest’isola di origine vulcanica è anche spiagge poco affollate, villaggi antichi e perfettamente conservati. E poi mulini a vento e sabbia scura, paesi abbarbicati sul cratere punteggiati di case bianche e negozietti, taverne e fioriture di bouganville.
I due volti di Santorini: il turismo di massa e il ritmo lento dei paesini
Santorini è di certo una delle isole più celebri e più fotografate della Grecia, fatta di tramonti da urlo, villaggi affacciati sulla caldera originata dall’esplosione del vulcano, spiagge una diversa dall’altra, cupole blu di chiese sparse ovunque, case bianco calce e bouganville dirompenti. E’ meta del turismo di massa tanto che, ogni giorno, almeno quattro navi da crociera arrivano nella caldera e portano a terra migliaia di turisti per visitare le principali attrazioni del luogo: la capitale Fira e il villaggio di Oja. Ma c’è anche un’altra Santorini, quella dei piccoli villaggi che sanno ancora di antico, che offrono un’ospitalità curata ma discreta e che sono ottimi punti di partenza per girare l’isola in lungo e in largo, meglio se con lo scooter o con il quad.
Fira e Oja: l’insostenibile attrazione della bellezza e del lusso
Ogni giorno dall’isola o dalle navi da crociera Fira, la capitale, e Oja, l’altro celebre paese a nord, vengono letteralmente prese d’assalto dai turisti, incantanti dalle casette bianche, dai negozi, dai resort di lusso. Anche se non amate la folla, restano mete da non perdere: dedicate una mattinata a ciascuna, perdetevi tra le viuzze lastricate di pietra grigia, date uno sguardo agli hotel con le piscine a sbalzo sulla caldera, curiosate tra i negozietti. Non lo sanno in molti e con il caldo non è molto frequentato, ma c’è pure un sentiero panoramico che congiunge Fira e Oja.
Pyrgos e gli altri villaggi della Santorini “slow”
Per una vita più “slow” sono invece perfetti i piccoli paesi poco discosti dalla capitale come Pyrghos che noi abbiamo scelto per la sua posizione strategica. E’ a metà dell’isola quindi bastano 15 chilometri in qualsiasi direzione per raggiungere qualsiasi parte dell’isola, spiaggia o paese. Qui il turismo c’è, ma senza la folla delle due principesse Fira e Oja, si scoprono angoli nascosti, si cena sotto il campanile di una chiesa, arriva la luce lunga del tramonto sulla caldera. Si può godere di un’ospitalità sincera come quella di Theoni e dei suoi Thealos Santorini apartments. Qui c’è il panificio che la mattina sforna prelibatezze di ogni genere, ci sono taverne tradizionali e ristorantini originali, c’è pure un market con una signora che ha di certo una bella età e che sta instancabile alla cassa dalla mattina alla sera, ci sono gli asinelli che percorrono le viuzze scoscese per recuperare la spazzatura. Altro villaggio consigliato è Megalohori, che soprattutto per la cena offre una scelta amplissima di locali per tutti i gusti.
Gli asini di Santorini: grazie a loro la pulizia è assicurata
Gli asinelli nei piccoli villaggi di Santorini sono animali molto belli e utili. Non mi piace vederli trasportare le valigie dei turisti. Ma hanno invece un ruolo sociale indispensabile. Sono infatti gli unici a potersi infilare nelle stradine, affrontare i gradini in salita prima (e in discesa poi), arrampicarsi fino in cima al paese, di strettoia in strettoia, e raccogliere così la spazzatura.
Grazie a loro il decoro è assicurato.
® riproduzione vietata, agosto 2020
Leggi anche:
Grecia, Santorini: dove dormire sull’isola
Grecia, Karpathos: l’isola del Meltemi, delle spiagge caraibiche e dei villaggi fuori dal tempo
Grecia, Karpathos: le spiagge più belle
Grecia, Karpathos: come arrivare, come spostarsi, dove dormire e dove mangiare
Peschici, il borgo marinaro abbarbicato sulla roccia
Sicilia: Palermo, le sue spiagge e i dintorni
Sicilia: la costa nord-occidentale fino ad Agrigento