Una settimana in Toscana alla scoperta di città importanti come Siena e Firenze e di antichi borghi come Volterra e San Giminiano. In mezzo le colline toscane, un saliscendi di campi, cipressi, covoni, girasoli, nuvole, cascine e masserie. Il ritmo tranquillo del girovagare al mattino e nel primo pomeriggio per poi rilassarsi in campagna e in piscina nel tardo pomeriggio.
Per questa vacanza d’agosto in Toscana abbiamo scelto come base un appartamento al Canneto, un agriturismo a Casole d’Elsa, una posizione abbastanza centrale rispetto alle nostre mete: Siena, Firenze, Volterra, San Giminiano ma anche Montalcino e l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Il programma delle giornate era semplice: via al mattino di buon’ora per visitare città e borghi, con una media tra i 50 e gli 80 chilometri al giorno come massima distanza percorsa, poi nel tardo pomeriggio rientro per godersi il relax in piscina con un buon libro.
Volterra: atmosfere medievali, laboratori di alabastro e resti romani
Se come noi capitate a Volterra attorno a Ferragosto potrete imbattervi nella rievocazione medievale: la città fa un salto indietro nei secoli con gli sbandieratori, gli abitanti in costumi e gli antichi mestieri che ricostruiscono una parte della storia di questa cittadina (guarda il video degli sbandieratori).
Ma Volterra ha anche un passato romano, come ben documentano il Parco archeologico con le fondamenta di due templi etruschi e di una cisterna romana e il Teatro romano.
Mentre in Piazza dei Priori il Palazzo Vescovile, il Palazzo Pretorio e il Palazzo dei Priori (il più antico edificio sede di comune della Toscana) ricordano il periodo del libero comune. Infine Volterra è legata a doppio filo alla lavorazione dell’alabastro, già utilizzato e apprezzato dagli etruschi. E’ possibile assistere alla lavorazione nelle botteghe artigiane e acquistare manufatti e gioielli un po’ ovunque passeggiando per le vie del centro.
San Giminiano: la città delle torri
Segno particolare di San Giminiano sono le torri che nel periodo di massimo splendore arrivarono al consistente numero di settantadue. Ma non sono solo le torri ad attirare l’attenzione: anche le case, gli edifici storici e il Duomo stupiscono per il loro splendore.
Siena: il Palio, la Piazza del Campo, il Duomo e la Torre del Mangia
La giornata a Siena inizia da una salita alla Torre del Mangia, una delle più alte in Italia, da fare possibilmente all’orario di apertura per evitare le code che d’estate sono notevoli. I gradini sono tanti e lo spazio di salita stretti, ma la vista è spettacolare. A seguire meglio recarsi subito al Duomo gotico al cui interno sono notevoli le raffigurazioni sul pavimento di marmo. La visita prosegue con la Piazza del Campo celebre sede del Palio (2 luglio e 16 agosto), la sfida dei cavalli e dei fantini che attira spettatori dal mondo. Ovunque nelle vie della città sarà facile riconoscere – sui muri, sulle porte e sulle insegne -i diversi simboli delle contrade diciassette contrade.
Firenze: gli Uffizi, il Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, il Duomo e il Battistero
Duomo e Battistero, Ponte Vecchio e Uffizi, Piazza della Signoria: sono queste le tappe (piacevolmente) obbligate di una giornata a Firenze. Inutile tentar di descrivere un simile splendore, meglio dare un consiglio: prenotate per tempo gli ingressi perchè la quantità di turisti che affollano il capoluogo toscano è da record.
Come in una cartolina: su e giù dalle colline senesi
Le strade che da Casole d’Elsa conducono a Montalcino offrono i paesaggi delle cartoline, quelli che aprono il cuore con i campi coltivati, il “sali e scendi” delle colline, le file di cipressi e i covoni, il verde dell’erba e l’ocra dei campi appena tagliati, casolari e masserie in cui la vita scorre al ritmo della terra e delle stagioni. Come resistere alla tentazione di saltare da un covone all’altro come ha fatto Martina?
Montalcino e l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore
Sulla strada per Montalcino fermatevi all’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore per una pausa spirituale. Per dritte su dove acquistare il celebre Brunello andate all’articolo La cucina toscana: qualche indirizzo giusto.
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