Ecco le principali informazioni pratiche per organizzare in autonomia il vostro viaggio a Marrakech e Essaouira: dai voli al transfer, dall’assicurazione alla sicurezzam dalla valuta all’abbigliamento.
Volare con Ryanair da Milano Bergamo e dormire all’NH
Questo viaggio è stato all’inizio di maggio 2019, con voli Ryanair da Milano Bergamo che ci hanno permesso di sfruttare al meglio i cinque giorni a nostra disposizione: arrivo a Marrakech alle 9 del mattino circa del primo giorno e partenza alle 19.30 circa dell’ultimo. Essendo il volo di andata molto presto al mattino, abbiamo deciso di regalarci una piccola comodità e abbiamo pernottato all’NH di Orio al Serio dove abbiamo potuto lasciare la macchina sino al rientro (5 euro/giorno, parcheggio videosorvegliato e servizio di navetta per l’aeroporto incluso).
In aeroporto: penna a portata di mano e bancomat
Quando arrivate all’aeroporto di Marrakech tenete una penna a portata di mano: ne avrete bisogno per compilare i fogli per lo sbarco (che dovranno essere compilati anche per il viaggio di ritorno). Dal momento che dovete passare il controllo passaporti, mettetevi in fila e nell’attesa occupatevi della compilazione, così guadagnate tempo. Appena passato il controllo passaporti, nell’area per il ritiro dei bagagli, trovate un corner per l’acquisto di tessere telefoniche e diverse agenzie per il cambio del denaro. Ma aspettate di essere fuori, perchè nella grande hall d’ingresso ci sono le postazioni bancomat con commissioni minime. Ricordatevi di tenere la ricevuta del cambio della valuta qualora dobbiate riconvertirla prima di lasciare il Marocco. Il suggerimento è di spendere nello shopping fino all’ultimo dirham. Al ritorno, in aeroporto, anche se avete il bagaglio a mano dovete comunque passare dal banco del check in per l’apposizione di un timbro sulla carta d’imbarco. Gli ultimi dirham che avete devono essere al massimo 250 per persona e al duty free possono essere spesi solo per prodotti alimentari.
Queste informazioni sono riferite a maggio 2019.
Sportelli bancomat in città: li trovate ovunque
Non temete di rimanere senza contanti perché i bancomat (abbiamo sempre scelto quelli delle principali banche francesi come Société generale o Credit agricole du Maroc) sono ovunque, medina compresa. Sempre meglio prelevare che andare negli uffici di cambio con commissioni anche elevate.
Per comodità ho fatto attivare anche il bancomat dalla mia banca.
Pagando con la carta di credito sempre ho chiesto l’addebito nella valuta locale.
Assicurazione di viaggio (assolutamente necessaria) e sicurezza
Non è prevista alcuna forma di tutela da parte del Servizio Sanitario Nazionale Italiano per chi si reca in Marocco anche per un viaggio breve e per turismo. E’ esclusa pure la copertura delle prestazioni di pronto soccorso, quindi è meglio provvedere – prima della partenza – alla stipula di un’assicurazione sanitaria privata. Per quel che mi riguarda ho scelto la Globy Rosso di Allianz in quanto già sperimentata nel 2018 in occasione di un viaggio di mia figlia negli Usa (Martina ha avuto bisogno di recarsi in ospedale. L’assistenza è stata immediata e puntuale, nonostante il fuso orario).
Per quanto riguarda la sicurezza, Marrakech è una città estremamente sicura, molto pattugliata (sia da agenti in divisa sia da agenti in borghese). Il turismo è una risorsa essenziale e la sicurezza di chi sceglie il Marocco è una priorità per tutti. Al limite possono risultare fastidiosi quanti cercano di farvi da guida verso una determinata destinazione per ottenere denaro in cambio del “disturbo”.
Dall’aeroporto al riad: con il transfer
Premetto che per Marrakech la scelta di dormire in un riad (noi abbiamo scelto il Riad Dar One e il resort La vie en rose) è quella più caratteristica e immersiva come spiego meglio in questo articolo (Dormire a Marrakech: il Riad Dar One e il resort La vie en rose) soprattutto se non siete in tanti (perchè i riad hanno poche camere). I riad sono collocati nella Medina e raggiungerla dalla città non richiede molto tempo (15/20 minuti) ma può essere complicato per via della mancanza di indicazioni sulle strade e sulle vie. Quindi la soluzione migliore è appoggiarsi al servizio di transfer (grauito o a pagamento a seconda dei casi) messo a disposizione dal riad (15 euro circa complessivamente).
In alternativa potete scegliere tra il bus (economico ma poi c’è da districarsi nella Medina per raggiungere il riad) oppure il taxi che richiede di
1) individuare i taxisti ufficiali
2) contrattare il prezzo della corsa per non trovarsi sgradite sorprese.
Traffico: la dura vita dei pedoni
Muoversi a piedi nella medina è obbligatorio, è l’unico modo per gustare la città, ma è necessario stare attenti perché tra moto, carretti, carrozze e macchine, la vita dei pedoni è molto dura! Qui passa per primo chi si impone sugli altri e abbiamo assistito a testa a testa tra carrozze con cavalli, taxi e autobus.
Muoversi in taxi: contrattate il prezzo della corsa prima di salire
e scegliete tra i petis e i grand taxi
A Marrakech circolano due tipi di taxi. I taxi “petits” (piccoli) possono muoversi nel raggio di quattro chilometri, oltre è necessario prendere i “grand” (grandi). Sempre meglio contrattare il prezzo della corsa prima di salire per non avere spiacevoli sorprese all’arrivo; per lo stesso tragitto taxisti diversi propongono tariffe differenti. Chiedete a qualcuno (nel mio caso Jean del riad) il costo corretto e contrattatelo. Dove trovarli? Hanno parcheggi dedicati, nei pressi della piazza Jemaa el-Fna. In generale le tariffe non sono care rispetto a quelle delle nostre città. Se alloggiate nella medina è una buona idea prevedere il taxi per andare e tornare dai Jardin Majorelle, in quanto la distanza è considerevole.
Ci sono anche i taxi collettivi: se riuscite a individuare quello che va nella direzione che vi interessa, potete salire con altri viaggiatori e chiedere all’autista di fermarsi dove vi serve. In questo caso il costo è decisamente più basso.
Abbigliamento: non è necessario tenere spalle e ginocchia coperte
Capiterà anche a voi di leggere sulle guide (pure la blasonata Lonely Planet) o nei blog che in Marocco è meglio evitare abiti succinti e coprire spalle e ginocchia considerate parti del corpo intime. In realtà è possibile vestirsi con la massima libertà (ma nei limiti della decenza). In ogni caso nelle moschee è vietato l’ingresso ai non musulmani. Io ho sempre nello zaino una sciarpa ampia con la quale copro le gambe in caso di necessità. Per precauzione non ho portato oggetti (orologio, collane) di valore.
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