Ho avuto la fortuna di andare due volte a New York per sette giorni in due differenti stagioni: inverno e primavera. Se il fascino natalizio della Grande Mela è inconfutabile, è molto più facile vivere questa città tra aprile e maggio, quando il clima è più favorevole e le giornate sono più lunghe. Mi sento quindi di consigliare questa seconda opzione e di tenere NY in inverno magari per la seconda volta e magari per lo shopping natalizio. In quanto ai costi… è possibile anche andare a New York in modo low cost, prestando attenzione a piccoli dettagli come un buon anticipo sulla prenotazione dei voli e dell’hotel (le informazioni pratiche nei link in fondo all’articolo).
Per la logistica vi rimando all’articolo New York: istruzioni per l’uso (come arrivare, come muoversi e dove dormire). Per il resto vi racconto – soprattutto attraverso le immagini – le mie giornate newyorkesi, alla scoperta di una città inesauribile. E’ una traccia essenziale da modificare e arricchire secondo le proprie preferenze. In particolare l’articolo New York di tutto di più permette di aggiungere qualche tappa.
Il primo giorno: in traghetto a Staten Island
per vedere la Statua della Libertà
e, al ritorno, una sosta a Wall Street
Staten Island è uno dei cinque quartieri di New York (insieme a Manhattan, Queens, Bronx e Harlem). Gli abitanti quindi hanno diritto a un servizio di trasporto da e per Manhattan, un traghetto gratuito che è a disposizione dei turisti: è la soluzione low cost per vedere abbastanza da vicino la Statua della Libertà e Ellis Island (l’isola in cui sbarcavano gli immigrati e dove iniziavano la lunga trafila per poter entrare negli Stati Uniti). In alternativa potete anche scegliere un traghetto a pagamento, che fa sosta sull’isola che ospita uno dei simboli di New York (è possibile anche visitarla internamente). Ma non solo: durante il tragitto e da e per Staten Island avrete anche una bellissima vista sullo skyline di New York.
Al termine del tour in traghetto potete recarvi a Wall Street che è a a breve distanza dall’attracco del traghetto. In zona c’è anche una sede della celebre gioielleria Tiffany (anche se quella mitica, immortalata nel celebre film “Colazione da Tiffany” con l’inarrivabile Audrey Hepburn, è quella sulla Quinta Strada).
Il secondo giorno: di domenica ad Harlem per la messa gospel,
pomeriggio di shopping sulla Broadway
Ascoltare una messa gospel ad Harlem è un’esperienza da non perdere: voci incredibili in un ambiente altrettanto straordinario. Quindi è assolutamente da non perdere la prima domenica utile. Ma attenzione: la messa gospel è diventata un’attrazione turistica, arrivano persino autobus organizzati, così è facile doversi mettere in coda anche per un’ora per assistere alla celebrazione delle undici in una delle numerose chiese di Harlem. Il consiglio è quello di fare uno sforzo e di alzarsi presto per partecipare alla messa delle 8, quella in cui i fedeli non sono i turisti ma gli abitanti del quartiere, con i loro coloratissimi ed elegantissimi abiti della festa. In ogni caso è sempre richiesta un’offerta libera per assistere allo show.
Dopo la messa potete spingervi per una passeggiata fino alla Columbia University che è poco distante: farete anche simpatici incontri: e in pieno inverno un biscotto sarà particolarmente gradito.
Nel pomeriggio portatevi sulla Broadway per lo shopping.
Il terzo giorno: il MOMA, il Museo di Arte Moderna, e Ground Zero
Una giornata coperta o piovosa è il momento adatto per visitare il MOMA. Il Museo di Arte Moderna di New York è uno dei luoghi più visitati, con code chilometriche. Il consiglio indispensabile è quindi quello di prenotare l’ingresso, altrimenti dovete mettere in conto lunghe ore di attesa. All’interno troverete – tra l’altro – “La notte stellata” di Van Gogh e”La Danza” di Matisse oltre, naturalmente, ad artisti americani tra cui Andy Wharol.
Se siete amanti dell’arte un altro museo imprescindibile è il Guggenheim.
Al pomeriggio recatevi a Ground Zero e lasciatevi “semplicemente” emozionare leggendo i nomi delle persone che sono morte in quel tragico 11 settembre 2011 per rendervi conto delll’enormità di quel disastro. L’albero nella foto è il pero sopravvissuto alla tragedia, salvato dalle macerie nonostante le bruciature e tornato a nuova vita nel 2002: oggi il survivor tree è uno dei simboli della rinascita. Poi entrate nella chiesa che è stata uno dei punti di riferimento in quelle tragiche giornate: sono raccontate le storie di eroismo di chi ha fatto l’impossibile per aiutare le vittime delle esplosioni alle Torri Gemelle.
Transitando lungo Fulton Street potete raggiungere il Pier 17, molo 17, rimesso a nuovo nel 1982 con ristoranti e negozi.
Il quarto giorno: China Town e Little Italy
Due quartieri dai tratti inconfondibili, quelli degli immigrati che li hanno “colonizzati”: sono China Town e Little Italy. In entrambi è una full immersion nelle rispettive comunità, quella cinese e quella italiana.
Il quinto giorno: Central Park e Times Square
Central Park è il polmone verde di New York, un parco immenso, meraviglioso, da attraversare a piedi, in cui correre, un luogo in cui rilassarsi e prendersi una pausa dalla frenesia della Grande Mela.
Completamente opposta la situazione a Times Square, uno dei posti più vitali e affollati di New York. Se siete interessati a vedere un musical qui potrete mettervi in coda per acquistare i biglietti (anche a prezzi scontati).
Il sesto giorno: l’Empire State Building e il ponte di Brooklyn
Il fuso orario favorisce la visita all’Empire State Building, uno dei luoghi più affollati e più a rischio di coda. Ma il fatto di alzarsi presto aiuta moltissimo i turisti europei che sono sempre i primi al mattino a presentarsi all’ingresso. La salita assicura una vista incredibile su New York. Se ci andate in inverno copritevi molto bene: la temperatura è ampiamente sotto zero.
Se volete attraversare a piedi il ponte di Brooklyn, oltre a stare attenti alle biciclette che sfrecciano su entrambi i lati, prestate attenzione al punto di partenza. La cosa migliore è infatti recarsi in metropolitana ai Brooklyn Heights e attraversare il ponte a piedi rientrando a Manhattan.
Questo vi consentirà di vedere una zona esclusiva (i Brooklyn Heights) che assomiglia tantissimo ai quartieri chic londinesi e di avere una vista strepitosa su Manhattan. Poi percorretelo a piedi con calma.
Il settimo giorno: a Coney Island, la spiaggia di New York
Prendete la metropolitana e andate a Coney Island: è la spiaggia di New York e anche la zona dei divertimenti. Concedetevi una lunga passeggiata sulla spiaggia e mangiate in uno dei locali lungo il molo: scoprirete che qui fanno hamburger completamente diversi da quelli di Manhattan.
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New York Stories, a cura di Paolo Cognetti
Stati Uniti, East Cost: dove dormire (anche low cost)
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Mantova e Sabbioneta: dalla famiglia Gonzaga a patrimonio dell’Unesco
Villa dei Tigli: vicino a Mantova relax e ottima cucina
Insolita Venezia: a Sant’Erasmo, l’isola degli orti, dormendo in caicco
(di Arianna Cecchini)
Venezia: istruzioni per l’uso (arrivare in treno e dormire sul caicco)
Complimenti!!!!
Sei stata coinvolgente ,chiara esaustiva .Il risultato: sono pronta a partire per New York
il mese di Aprile .
Grazie .
Carmen
Grazie Carmen! Sono contenta che le mie informazioni ti abbiamo ispirata e aiutata.
Ti auguro un fantastico viaggio nella Grande Mela. Enjoy 🙂
Ciao,
Grazie delle preziose informazioni, è sempre utile leggere delle esperienze altrui! Ho una domanda…per la messa gospel ricordi in che chiesa sei stata per la funzione delle 8? Ho spulciato il sito di molte chiese ma per lo più ho letto che le funzioni si svolgono dalle 10-11…
Ciao, sono contenta che le info che ho messo nell’articolo ti siano utili.
Le chiese sono numerose e non ricordo in quale sono stata.
Probabilmente mettono le funzioni delle 10 e delle 11 perchè i turisti arrivano a quell’ora.
Ma sono certa che ce ne sono anche prima, in quanto la prima volta abbiamo camminato sino all’università al mattino presto e c’era già tanta gente in circolazione attorno alle chiese. Attenzione che per chiesa non intendo la struttura italiana/europea: spesso sono sale ricavate in strutture assolutamente anonime. Buon viaggio