Una “smart box” in regalo è stata il pretesto per visitare la città di Mantova durante un fine settimana di inizio autunno. Per dormire abbiamo scelto Villa dei Tigli a Rodigo, poco distante (quindici chilometri, circa 20 minuti) dalla città di Virgilio e dei Gonzaga. Questa struttura in stile liberty in origine apparteneva a una famiglia aristocratica, negli anni Ottanta è stata acquistata da una famiglia del paese e trasformata in un centro di cure naturali e di benessere, per poi essere rinnovata nel 2011 e convertita in resort a quattro stelle con 1 junior suite, 32 camere di varie tipologie, piscina all’aperto circondata da un ampio parco e spa (con piscina/idromassaggio con getti d’acqua, sauna e bagno turco, ma anche la possibilità di trattamenti personalizzati su richiesta). Nel week-end in cui siamo andati noi, tra gli ospiti c’era anche il famoso comico Gene Gnocchi. Ecco dove dormire a Mantova!

© www.pennaevaligia.it

Villa dei Tigli (Via Cantarana, 20, 46040 Rodigo) attira un pubblico internazionale ma è particolarmente amata da americani e francesi. La usano come base per visitare Mantova in giornata (ma pure altre città del nord Italia in quanto sono abituati a lunghi spostamenti in auto), per poi rientrare nel tardo pomeriggio e rilassarsi (e/o rinfrescarsi) in piscina o distendersi nella spa.

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Mantova è giustamente famosa anche per l’ottima cucina. Tra le specialità della cucina mantovana ci sono i “ravioli di zucca” e la “torta sbrisolona“: li ho gustati la prima sera al ristorante “920” che fa parte di Villa dei Tigli e che è a servizio degli ospiti del resort (ma è possibile accedere anche dall’esterno su prenotazione).

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Un altro piatto forte della cucina mantovana è il riso nella varietà locale “vialone nano” (a ottobre è in calendario la fiera del riso, per una durata di circa 18 giorni e che registra oltre 100 mila presenze ad ogni edizione con un trend sempre in crescita). Quando ho letto nel menù del giorno del ristorante “920” di Villa dei Tigli “risotto con asparagi, gamberi e vellutata di zucca” non ho saputo resistere: divino.

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