Organizzare in autonomia un viaggio in Israele è semplice, a patto di avere voglia di prendere tante informazioni. Molte le trovate on line, altre le scoprite strada facendo, come è successo a me. Tra i consigli pratici:

– fate un’assicurazione sanitaria integrativa in quanto Israele non è coperto dal servizio sanitario nazionale italiano
– se noleggiate un’auto non limitatevi all’assicurazione basic, ma spendete poco di più per una copertura totale e per viaggiare nella massima serenità
– andateci a settembre: il clima è straordinario
– sul sito Viaggiare sicuri del Ministero degli Esteri potrete trovare informazioni sulla situazione in Israele e registrare i vostri spostamenti nel paese.

© www.pennaevaligia.it

ECCO QUALCHE SITO UTILE
www.itraveljerusalem.com/it
www.goisrael.com
www.visitenegev.com
www.citiesbreak.com

Dall’Italia a Tel Aviv volare con Easy Jet e con Ryanair

Le compagnie low cost con voli diretti su Israele sono Easy Jet (da Milano Malpensa) e Ryanair (da Milano Bergamo). Noi abbiamo scelto Ryanair con un volo in partenza alle 9 circa del mattino e rientro alle 15 circa del pomeriggio. Il volo dura poco più di tre ore. L’andata consente di avere pomeriggio e serata a disposizione, il ritorno è di fatto una giornata persa. In merito ai biglietti, considerate le nuove regole di Ryanair sui bagagli e la necessità di avere il necessario per 11 giorni, abbiamo acquistato un biglietto base (solo bagaglio a mano piccolo) con posto assegnato e un biglietto con bagaglio a mano (oltre che borsa personale) e bagaglio da stiva da 20 kg (che prevede già il posto assegnato). Avendo preso i biglietti a marzo 2019 per settembre 2019, il costo è stato di 300 euro circa. Quindi abbiamo viaggiato vicini e abbiamo avuto a disposizione 10 più 20 chilogrammi di bagaglio.

Le procedure di ingresso in Israele all’aeroporto Ben Gurion e… quelle in uscita

Il passaporto per chi è diretto in Israele dev’essere valido per almeno sei mesi. Ho letto di tutto sulle trafile al controllo passaporti, ma in realtà non abbiamo avuto nessun problema, impiegando giusto dieci minuti. Probabilmente perchè non avevamo visti di Paesi considerati ostili ma solo quelli di Stati Uniti e Marocco. All’ingresso viene rilasciato un tagliandino blu che qui vale come il timbro apposto normalmente altrove e che certifica lo status di turisti (da portare sempre con sè insieme al passaporto). Un accorgimento, quello del Visa blu, che Israele adotta per evitare che il turista abbia problemi in altri Paesi a causa del timbro israeliano.

La compagnia aerea, tramite mail il giorno prima, ha chiesto invece di anticipare (tre ore prima anzichè le solite due ore) l’arrivo all’aeroporto Ben Gurion per il volo di ritorno, senza darci ulteriori precisazioni. In realtà i controlli sono stati altrettanto rapidi che all’andata e abbiamo ricevuto un tagliandino rosa valido per l’espatrio. E’ stato quando abbiamo recuperato il bagaglio da stiva che abbiamo capito il perchè di tanto anticipo. La valigia è stata aperta (tranciato di netto il lucchetto) e minuziosamente ispezionata: un biglietto delle autorità aeroportuali lasciato all’interno ha spiegato motivi e modalità dei controlli (ragioni di sicurezza).

Dall’aeroporto Ben Gurion a Gerusalemme: autobus, treno, taxi e sherut

Ci sono diversi mezzi per spostarsi dall’aeroporto Ben Gurion a Gerusalemme: autobus, treno, taxi e sherut (taxi collettivi). Per chi come è successo a noi (una scelta che consiglio perchè lo Shabbat a Gerusalemme è qualcosa che segna nel profondo) arriva in Israele di venerdì è necessario organizzarsi senza mezzi pubblici (treno e autobus) in quanto nel primo pomeriggio tutto si ferma per un giorno intero (e anche oltre perchè la ripresa dei trasporti pubblici sia effettiva e completa). La soluzione più comoda ed economica è rappresentata dagli sherut, taxi collettivi guidati da arabi, che per 67 shekel a persona (2019) vi portano direttamente a destinazione. Non preoccupatevi per l’attesa. Soprattutto di venerdì si riempiono in fretta perché i turisti hanno poche alternative, quindi è minima. E a ben vedere sono anche più comodi degli altri mezzi visto che lasciano esattamente a destinazione. La compagnia ufficiale è Nesher.

Denaro: prelevate un po’ di shekel prima di uscire dall’aeroporto

Prima di uscire dall’aeroporto Ben Gurion sono passata a un ATM per prelevare con il bancomat (attivato in precedenza dall’Italia per i prelevamenti, ha commissioni più basse rispetto alla carta di credito) per avere a disposizione il denaro contante (shekel) necessario per le prime spese, a partire dallo sherut. In Israele accettano senza grossi problemi euro e dollari; nei negozi sono piuttosto onesti nel cambio, persino nel suk di Gerusalemme. Trovate ovunque installazioni ATM, anche nei posti più sperduti: verrà applicata una commissione sia a livello locale sia da parte della vostra banca. Il mio consiglio è di prelevare l’importo massimo così da limitare al minimo le commissioni.

Come muoversi a Gerusalemme: a piedi, in taxi e in tram

Dipende tutto da dove alloggiate. Noi abbiamo scelto l’Abraham Hostel che sta dietro una fermata della linea 1 del tram e a due fermate da City Hall (di fronte alla porta di Giaffa, principale accesso alla città vecchia). Quindi eravamo abbastanza vicini alla città vecchia ma già nella città nuova, con i mezzi pubblici a tiro e in una zona ben battuta dai taxi. Alloggiare in città vecchia può essere suggestivo ma mi pare anche limitante in quanto non ci sono mezzi all’interno. Se i vostri spostamenti sono pochi prendete i biglietti (disponibili a ogni stazione da pagare in contanti o con carta di credito) oppure fate la tessera che poi ricaricate secondo necessità. Non è possibile acquistare i biglietti sui mezzi (a eccezione del bus 445 che da Tel Aviv porta in aeroporto).

Gerusalemme-Mar Morto-Tel Aviv con l’auto a noleggio

Serve davvero tanta pazienza in Israele per noleggiare una macchina perché la procedura è lunga e anche un po’ esasperante, ma poi potrete muovervi liberamente lungo strade facili da percorrere su cui mi sono divertita con una 500 a cambio automatico. I mezzi pubblici comunque arrivano anche al Mar Morto e nei luoghi di interesse se lo preferite. C’è solo da scegliere se è meglio gestire il proprio tempo oppure non avere scocciature iniziali e affidarsi agli autobus che percorrono il paese in lungo e in largo con un’ottima frequenza.

A Gerusalemme (dove abbiamo preso l’auto) i noleggi sono tutti presso l’Hotel King David; a Tel Aviv (dove l’abbiamo riportata) sono nei pressi delle due spiagge principali (la Gordon e la Frishman) in prossimità degli hotel più importanti. Quanto all’assicurazione, come mia abitudine non mi sono limitata a quella base: per pochi dollari in più avrete la copertura massima. Non si sa mai! Fondamentale anche il gps (da pagare a parte), non tanto per le grandi percorrenze perchè le strade sono facili, quando per entrare/uscire da Gerusalemme e da Tel Aviv.

Mar Morto: viaggiate con il pieno perchè ci sono solo tre distributori

Per andare al Mar Morto ci sono pochi distributori, quindi meglio fare il pieno prima di lasciare Gerusalemme e rifarlo a ogni occasione utile.

Muoversi a Tel Aviv: in bicicletta o con lo scooter elettrico

Noleggiare le biciclette a Tel Aviv è facilissimo: con la carta di credito mi sono registrata, mi hanno assegnato due numeri corrispondenti ad altrettante tessere virtuali, quindi ho selezionato due biciclette e poi via. Le biciclette sono citybike un po’ scarse, per noi che siamo abituati a mezzi un po’ più “in ordine”. Ma va bene così. Il sistema è molto economico perché per i primi trenta minuti non si pagano. E, ad esempio, per arrivare a Jaffa (il vecchio porto di Tel Aviv) ne bastano venti.

Il mezzo più popolare da queste parti è però il monopattino elettrico, su cui sfrecciano gli abitanti a una velocità da motocicletta. E’ davvero divertente ossservare i local, in qualsiasi modo siano vestiti, destreggiarsi a velocità sostenuta nelle vie e tra le macchine. E’ possibile noleggiarli, naturalmente, ma serve scaricare una app (per quelli pubblici) o recarsi in un noleggio (per chi vuole usarlo per poche ore consecutive). Per noi è stato decisamente più pratico usare le bicilette.

Da Tel Aviv all’aeroporto Ben Gurion: il bus 445

Da Tel Aviv è  possibile prendere il treno per recarsi all’aeroporto Ben Gurion, ma per chi come noi sta nella zona delle spiagge è abbastanza scomodo da raggiungere. Dal momento che adoro i mezzi pubblici e che la partenza per noi non era di Shabbat non mi sono fatta scoraggiare. E andando a guardare alla fernata dei bus nel viale dietro al nostro Prima City Hotel ho scoperto (o, meglio, intuito perché è tutto scritto in ebraico salvo il simboletto dell’aereo) che esiste un bus 445 che percorre la città parallelamente al lungomare e ferma praticamente nei pressi di tutti gli hotel. Ho chiesto per precauzione alla reception che ha confermato le intuizioni e le notizie (poche) trovate online. Quindi al costo di 9,30 shekel a testa (2019) siamo arrivati comodamente e in 50 minuti al terminal 1 (ci sono tre terminal al Ben Gurion, l’1 è quello di Ryanair, Wizz e Easy Jet).  Ricordarsi di controllare gli orari del bus al venerdì e rammentare che non funziona di sabato.

® riproduzione vietata

Leggi anche:
Israele: cinque buoni motivi per visitare Gerusalemme
Israele, day 1: arrivo a Gerusalemme e inizio dello Shabbat
Israele, day 2: la Gerusalemme cristiana del Santo sepolcro, della Via Dolorosa, del Monte degli Ulivi e del Getsemani
Israele, day 3: Betlemme, il muro, Banksy, il Giordano e Gerico
Israele, day 4: lo Yad Vashem (il Museo dell’Olocausto) e la Cupola della Roccia
Israele, day 5: in auto a noleggio da Gerusalemme verso il Mar Morto
Israele, day 6: sul Mar Morto tra Masada e Ein Gedi
Israele, day 7: dal Mar Morto a Tel Aviv
Israele, day 8: Tel Aviv, in bicicletta a Jaffa e a cena alla… Pankina
Israele, day 9&10: fine settimana a Tel Aviv, lo Shabbat, il mercato del Carmel e la spiaggia dei surfisti

Israele: dove dormire a Gerusalemme, sul Mar Morto e a Tel Aviv