Due settimane in uno dei luoghi più belli del sud della Francia ma anche due settimane di lezione per migliorare la lingua francese.
Ho approfittato dell’estate 2016, in cui la mia compagna di viaggio per eccellenza (mia figlia Martina) è volata negli Stati Uniti per un anno, per realizzare una vecchia idea che accarezzavo da tempo: una vacanza-studio dedicata all’amatissima Francia e al miglioramento della lingua.
Nizza è stata quindi la base di questa esperienza di scuola e di viaggio in quanto al mattino mi sono iscritta ai corsi di francese della locale Alliance Française, mentre ho dedicato i pomeriggi e i fine settimana alla visita della città e dei dintorni (ma anche allo splendido mare).
La Promenade des Anglais: il simbolo di Nizza nella gioia e nel dolore
La Promenade des Anglais è tornata (quasi) alla normalità dopo i tragici fatti del 14 luglio 2016. Basta guardare verso il mare costellato di barche, verso la spiaggia piena sia nella parte libera sia negli stabilimenti a pagamento, verso il cielo con i paracadute al traino dei motoscafi. Ma lungo la celebre passeggiata alcune transenne proteggono i ricordi per non cancellare la memoria di quella tragica sera e dell’attaco terroristico: candele, pupazzi, sassi, composizioni… ricordano al mondo la follia omicida sia sul lungomare sia al memoriale.
Lungo la passeggiata (lunga sei chilometri), fatta costruire nella seconda metà del XVIII secolo dai ricchi inglesi che passavano l’inverno qui, troverete le famose seggiole blu con doppio affaccio: sul mare e sulla Promenade. In origine erano mobili, così che ciascuno poteva liberamente spostarle e mettersi dove desiderava. Successivamente, a causa dei furti, vennero ben ancorate al terreno.
Lungo la passeggiata spiccano hotel di fama come il Negresco e il Palais de la Mediterranée.
Le Vieux Nice, la città vecchia
La visita della città prosegue con le Vieux Nice, la città vecchia, chiamata così perché in questo angolo di città si respira l’aria del medioevo, con il mercato, le case basse, i localini… da attraversare rigorosamente a piedi.
Hanno sede qui il Palazzo di Giustizia e il Municipio: prendete la stradina a destra guardandolo in facciata e vedrete il tributo della città alle vittime del 14 luglio 2016, con le bandiere a mezz’asta e l’elenco di chi ha perso la vita. Sulle facciate delle case predominano i colori rosso e giallo per appagare la vista; a soddisfare l’olfatto pensano i bar, i ristoranti e le taverne che propongono, a qualsiasi ora del giorno, specialità locali ma non solo.
Il sabato mattina qui, lungo il Cours Saleya, è tempo di mercato: frutta, verdura, pesce, olive e olio, pane e dolci, ma anche fiori, lavanda, profumi… per un’immersione nei cinque sensi.
Una volta esplorata questa parte a ridosso del mare, non uscite dal dedalo di viuzze strettissime perché scoprite un mondo di ristoranti, negozi di artigianato, panifici, macellai… la vita vera pulsa qui, nelle piccole rouelles della città vecchia.
Tra le Vieux Nice e la Promenade des Anglais:
il polmone verde della Promenade du Paillon
Una lunga passeggiata nel verde che va dal Teatro Nazionale alla Promenade des Anglais: è la Promenade du Paillon, nel cuore della città, un parco di dodici ettari con ampi spazi verdi, giochi per bambini a tema, panchine e aree relax, giochi d’acqua che catalizzano l’attenzione delle famiglie.
Nostalgia sabauda in piazza Garibaldi
Risalite la Coulée Verte fino al Teatro Nazionale e tenete la destra per fare un salto in piazza Garibaldi. La piazza quadrata con i palazzi recentemente rimessi a nuovo, i portici e la statua dell’Eroe dei due Mondi (che nacque proprio a Nizza in una casa nei pressi del porto) ricorda molto la città di Torino e il passato sabaudo di questa terra, una volta italiana e poi ceduta – a causa degli accordi internazionali (Plombières e trattato di Torino) – alla Francia nel 1860, anche grazie ai nomi dei caffè (de Turin) e dei ristoranti (Garibaldi, ça va sans dire).
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